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Elezioni regionali 2024
Politica

Le elezioni regionali stravolgono il consiglio comunale di Oristano

di Enrico Carta

	Una seduta del consiglio comunale
Una seduta del consiglio comunale

Equilibri già mutati nei vari partiti e gruppi prima ancora del voto del 25 febbraio. Il caso più eclatante è quello di Peppi Puddu: il presidente del Consiglio di Fratelli d’Italia è candidato con l’Udc per la Regione

22 gennaio 2024
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Oristano In poche notti il mondo è cambiato. La geografia del consiglio comunale è tutta da riscrivere e chi pensava che una rivisitazione delle mappe dei gruppi andasse fatta dopo elezioni regionali ha già perso in partenza la scommessa. L’ufficializzazione delle candidature regala un’assemblea civica non mutata, ma addirittura stravolta e già oggi si va in aula con una miriade di incognite. Che gli piaccia o no, il sindaco Massimiliano Sanna dovrà immediatamente mettersi al lavoro, perché è impensabile che la composizione della sua giunta possa rimanere tale a quella attuale. Non basta, il primo cittadino dovrà anche essere molto bravo perché, più vengono fuori i nomi dei candidati per le elezioni regionali, più c’è il rischio di un terremoto che mandi tutti a casa e i cittadini al voto anche per le comunali in breve tempo.

Il caso più eclatante è quello del presidente del consiglio comunale Peppi Puddu. Tenuto al di fuori dai candidati di Fratelli d’Italia, ha immediatamente trovato casa altrove. Ben felice di accoglierlo, l’Udc lo schiera tra i suoi per le regionali e ciò significa anche che il gruppo in consiglio andrà rinforzandosi. È impensabile che Peppi Puddu possa continuare a rappresentare Fratelli d’Italia a Oristano dopo aver scelto un’altra lista per tentare la scalata a un seggio a Cagliari.

A questo punto, l’Udc si ritrova con quattro consiglieri e tre incarichi: oltre al presidente ha anche i due assessori Carmen Murru e Antonio Franceschi. Difficile che gli altri partiti non chiedano un riequilibrio che, stando ai numeri, dovrebbe valere anche per Fratelli d’Italia che, da ora in avanti, si ritroverà con due assessori – Rossana Fozzi data ormai per sostituita a breve e Maria Bonaria Zedda – espressione di un gruppo consiliare di tre componenti. Forza Italia è l’altro partito che si rafforzerà perché conta la trasmigrazione degli ex Sardegna 20Venti, Giuliano Uras e Roberto Pisanu. Gli azzurri contano come assessore già Luca Faedda, ma ora nel conto sarà impossibile non inserire anche Ivano Cuccu, che lascerà Sardegna 20Venti al pari dei due consiglieri Uras e Pisanu appena citati. Il gruppo sarà quindi composto da tre persone con Luigi Mureddu sempre fedele.

A proposito di 20Venti, Paolo Angioi, oggi nel gruppo Prospettiva Aristanis, è candidato con la formazione centrista. Formerà un nuovo gruppo anche in consiglio comunale assieme ai compagni Davide Tatti e Gianfranco Licheri? Domanda per ora senza risposta, così come gli interrogativi che riguardano il civico Sergio Locci (lista Aristanis). È infatti candidato coi Riformatori alle regionali, lo stesso partito del sindaco. Rimarrà indipendente oppure sceglierà di virare direttamente verso i Riformatori se non dovesse essere eletto in Regione? Chi non cambia numeri e pelle è il Psd’Az che resterà col suo assessore Simone Prevete e i suoi due consiglieri Gianfranco Porcu e Gian Michele Guiso.

Se nella maggioranza di centro destra il rimescolamento è alla luce del sole, nella minoranza di centro sinistra ci saranno diverse gatte da pelare. La candidatura di Maria Obinu e Giuseppe Obinu con Progetto Sardegna di Renato Soru, cui fa riferimento anche il consigliere Umberto Marcoli (eletto con Oristano Più) farà implodere il gruppo del Partito Democratico? Oppure Maria Obinu riuscirà a mostrare doti di equilibrismo acrobatico restando capogruppo del Pd in consiglio comunale pur avendo scelto un altro schieramento per le regionali? Intanto oggi c’è la seduta di consiglio comunale. Si capirà già che aria tira?

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