La Nuova Sardegna

Oristano

Ordine pubblico

Sicurezza nell’Alto Oristanese, vertice col prefetto ad Abbasanta


	La riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza coi sindaci dell'Alto Oristanese
La riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza coi sindaci dell'Alto Oristanese

Sindaci e forze dell’ordine hanno esaminato la situazione anche alla luce dei recenti fatti di cronaca con lo scontro tra giovani del paese e i coetanei di Ghilarza

23 gennaio 2024
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Abbasanta Probabilmente è una coincidenza che sia successo dopo i recenti fatti di cronaca che hanno visto scontrarsi giovani delle comunità di Abbasanta e Ghilarza. In ogni caso, la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica capita proprio in un momento caldo per l’Alto Oristanese. La riunione è stata presieduta dal prefetto Salvatore Angieri che ha dato così avvio al primo di una serie di incontri decentrati dell’organo provinciale di sicurezza, nell’ambito di un’iniziativa promossa dal rappresentante del governo che ha sottolineato «l’importanza di ascoltare da vicino le esigenze dei territori per acquisire quel quid in più di conoscenza che consente di intraprendere le iniziative giuste e ponderate in relazione alle diverse specificità». Il programma prevede altre due riunioni decentrate del Comitato, con raggruppamento dei Comuni secondo la ripartizione corrispondente a quella dei Comandi di Compagnia dell’Arma dei Carabinieri.

Il primo incontro ospitato nella sede dello squadrone dei Cacciatori di Sardegna è servito per esaminare la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nel territorio compreso tra il Barigadu, il Guilcer e il Montiferru. Per questo motivo, insieme al prefetto, erano presenti il questore Giuseppe Giardina, il comandante provinciale dei carabinieri, Steven Chenet, e il comandante provinciale della guardia di finanza, Giancarlo Sulsenti. Dopo un confronto coi comandanti delle stazioni dei carabinieri ricadenti nel territorio, che hanno evidenziato un calo dei reati, il prefetto ha avviato i lavori del Comitato dando voce ai sindaci di Abbasanta, Aidomaggiore, Ardauli, Busachi, Cuglieri,Ghilarza, Norbello, Paulilatino, Santu Lussurgiu, Sedilo, Sennariolo, Sorradile e Ula Tirso.

Sono tre le linee direttrici individuate attraverso le quali passa anche il miglioramento della sicurezza: illuminazione, cura del verde, lotta al degrado e al disagio giovanile. È stata richiamata l’attenzione dei primi cittadini sull’importanza di implementare i sistemi di videosorveglianza, quindi è stato auspicato un potenziamento degli organici delle polizie locali per supportare efficacemente l’azione delle forze dell’ordine. Più volte è stata rimarcata l’importanza di intraprendere utili azioni per combattere il disagio giovanile e per agevolare gli anziani. Le parti si sono lasciate con l’intento di tenere vivo il dialogo e promuovere azioni utili a migliorare la vita sociale nelle varie comunità anche attraverso azioni legate al campo della sicurezza pubblica. (e.carta)

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