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Le finanze pubbliche

Il Comune di Oristano ha azzerato il disavanzo


	Il Comune di Oristano
Il Comune di Oristano

La giunta ha approvato il rendiconto di gestione 2023. Recuperati i 2 milioni e 660mila euro che mancavano

12 aprile 2024
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Oristano Disavanzo azzerato. È il risultato più importante, ma non l’unico, del rendiconto di gestione 2023 approvato dalla giunta comunale, su proposta dell’assessore al Bilancio Luca Faedda. Il documento contabile, che dopo l’approvazione dell’organo esecutivo passa all’esame del consiglio comunale, presenta un risultato di amministrazione positivo di 16 milioni 982mila euro e un patrimonio netto che sale a 101 milioni 261mila euro. «Uno dei risultati più positivi della gestione amministrativa del 2023 è rappresentato dal recupero integrale e anticipato del disavanzo che a fine 2022 risultava ancora pari a 2 milioni 660mila euro – osserva il sindaco Massimiliano Sanna –. La somma derivava dal disavanzo tecnico da riaccertamento straordinario dei residui del 2015, nonché dall’ulteriore quota relativa all’obbligo normativo del 2020 di adeguamento del fondo crediti di dubbia esigibilità». Questo significa che dopo dieci anni il Comune può contare su risorse utili per una programmazione strategica. Le risorse che si liberano dovrebbero consentire di programmare nuovi investimenti.

Il primo cittadino è quindi soddisfatto del risultato: «È un traguardo molto importante che consente di mettere in sicurezza i conti dell’ente, dimostrandone la solidità. È stato reso possibile dal miglioramento generale della gestione contabile attenta e oculata delle entrate e delle spese. In relazione alle entrate, nell’ultimo triennio è stata implementata la riscossione coattiva, con appalti a più concessionari privati, oltre che all’Agenzia delle Entrate delle somme a residui per Imu, Tarsu e Tari. Gli affidamenti hanno consentito di ridurre l’ammontare dei crediti vantati dall’ente per le entrate tributarie ed evitando un aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, quindi liberando le quote iscritte inizialmente nel bilancio 2023. Ha influito sul risultato anche il miglioramento delle entrate da contributi correnti da enti terzi senza vincolo di destinazione e delle entrate extratributarie».

La copertura del disavanzo di amministrazione, che nel 2021 ammontava a 9 milioni 767mila euro, è stata attuata progressivamente e si è completata nell’arco di un solo triennio. In relazione alle spese correnti, è stato attuato un piano di razionalizzazione di tutte le spese che ha consentito di realizzare risparmi ed economie di spesa che a chiusura dell’esercizio sono confluite nel risultato di amministrazione 2023. A contribuire al miglioramento dei conti ha influito anche la revisione delle quote di avanzo accantonate negli esercizi precedenti che ha consentito di liberare risorse per 632mila euro. Tra le voci più importanti del rendiconto 2023 va ricordato il valore delle riscossioni per 62 milioni 656mila euro, quello dei pagamenti per 58 milioni 706mila euro, il saldo di cassa al 31 dicembre per 21 milioni 115mila euro, i residui attivi per 37 milioni 569mila euro e quelli passivi per 28 milioni 713mila euro. Il risultato di amministrazione al lordo del fondo pluriennale vincolato è di 33 milioni 972mila euro, il fondo pluriennale vincolato per spese correnti è pari a 6 milioni 764mila euro, quello per spese in conto capitale 10 milioni 225mila euro. Il risultato di amministrazione al 31 dicembre 2023 è di 16 milioni 982mila euro. Il risultato di esercizio del conto economico presenta un utile di 7 milioni 333mila euro.

Tra le principali entrate correnti ci sono tributi per 16 milioni 181mila euro, trasferimenti correnti per 33 milioni 301 mila euro, entrate extratributarie per 6 milioni 180mila euro. Tra le principali uscite correnti ci sono invece le spese che raggiungono i 57 milioni 630mila euro, il rimborso dei prestiti per 1 milione 504mila euro. Tra le principali entrate per investimenti vanno conteggiati 69 milioni 751mila euro in conto capitale e 11 milioni 544mila euro per entrate per investimenti. Tra le principali uscite per investimenti ci sono 83 milioni 837mila euro per spese in conto capitale. Il riepilogo, in entrate e in uscita, segna 60 milioni 379mila euro correnti, 83 milioni 152mila euro per investimenti, 13 milioni 206mila euro per movimento fondi, 68 milioni 421mila euro per servizi conto terzi.

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