La Nuova Sardegna

Oristano

Il provvedimento

Terminati i 90 giorni di sospensione per Marisa Francescangeli, ma la maestra di San Vero Milis non torna al lavoro

di Enrico Carta

	Marisa Francescangeli con Vittorio Sgarbi che le aveva dato pubblico sostegno in occasione del primo provvedimento
Marisa Francescangeli con Vittorio Sgarbi che le aveva dato pubblico sostegno in occasione del primo provvedimento

L’insegnante era stata fermata perché avrebbe schiaffeggiato un’alunna. Non sarà comunque in aula per evitare una situazione di altissimo stress che potrebbe far peggiorare le condizioni di salute

21 maggio 2024
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San Vero Milis Sono trascorsi i novanta giorni di sospensione, ma Marisa Francescangeli non torna in aula. La maestra, fermata da un provvedimento disciplinare con il quale era stata interdetta dall’insegnamento per tre mesi perché sarebbe responsabile di aver dato uno schiaffo a un’alunna, andrà in malattia. «La situazione di stress è già elevata così e va avanti da mesi. Un mio rientro non farebbe certo bene alla mia salute – spiega – e non penso sia opportuno per i bambini che per tutto il quadrimestre hanno avuto un’altra insegnante. È una scelta sofferta, ma è opportuna per la mia salute. Ho già passato tre mesi terribili, con lo stipendio ridotto al minimo. Basti pensare che l’ultimo che ho ricevuto è stato di appena 50 euro e che il mese precedente avevo ricevuto circa 200 euro per capire in che condizioni mi trovo».

Questo è l’oggi. Il domani prefigura invece un futuro sempre nelle aule delle scuole primarie, ma lontano da San Vero Milis, dove i problemi in questi ultimi due anni non sono mancati. La prima sospensione era infatti arrivata, nell’aprile 2023, perché alcuni genitori avevano segnalato alla dirigenza scolastica il fatto che in classe, durante ore non dedicate all’insegnamento della religione, venissero pronunciate delle preghiere o addirittura svolti dei riti religiosi particolari. Acqua passata, «spero per sempre e spero di aver concluso con i problemi che mi hanno fortemente segnata in questo periodo – va avanti maestra Marisa –. L’anno prossimo sarò in un’altra scuola: insegnerò in un istituto di Oristano. Purtroppo chi è buono, è destinato a subire. Fortunatamente ho la fede dalla mia parte e lascio che sia il Signore a indicarmi la strada, seguo la sua volontà».

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