La Nuova Sardegna

Oristano

Tragedia

Si tuffa nel mare agitato e non riesce a tornare a riva, un uomo muore a Is Arenas

di Enrico Carta
Si tuffa nel mare agitato e non riesce a tornare a riva, un uomo muore a Is Arenas

Inutili i soccorsi. L’allarme è stato lanciato dagli altri bagnanti

01 giugno 2024
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Narbolia Un turista tedesco di 60 anni, che alloggiava al camping Bella Sardinia nel tratto settentrionale di spiaggia a Is Arenas, nel Comune di Narbolia, è morto  nella tarda mattinata di oggi, sabato 1° giugno. Il bagnino dello stabilimento ha provato a salvarlo, ma quando l'ha portato fuori era già privo di sensi. L’uomo sarebbe morto per infarto e non per annegamento. Con tutta probabilità si è sfiancato mentre provava a guadagnare la riva. Gli uomini della capitaneria di porto di Oristano, coordinati dal comandante Federico Pucci, sono stati allertati nella tarda mattinata nel momento in cui si si è accorti che il bagnante era in difficoltà. Immediatamente dopo è scattata la richiesta di aiuto al 118, ma è stato tutto inutile perché il turista tedesco è stato vinto dalle onde. Una volta riportato a riva, ci sono stati vari tentativi di rianimarlo, ma tutto è stato inutile. Intanto sulla spiaggia di Is Arenas sono giunti anche i carabinieri della stazione di Narbolia per dare supporto alla capitaneria di porto. Il sessantenne è il primo annegato della stagione nella costa oristanese. Quel tratto di mare è sempre molto pericoloso se soffia un po' di maestrale e oggi il vento è molto intenso. La scarsa conoscenza delle correnti ha fatto il resto, perché le acque di Is Arenas sono alquanto difficili perché si formano spesso dei mulinelli che trascinano chi fa il bagno verso il fondo e non verso la riva. L’unica possibilità di salvezza è quella di andare oltre il punto in cui le onde si infrangono e stare a galla in attesa di qualcuno che possa portare soccorso per poi riguadagnare la riva. È invece perfettamente inutile qualsiasi tentativo di lotta contro il mare mosso che raggiunge una potenza ingestibile spesso anche per nuotatori esperti. La morte del professore oristanese Carlo Lugliè durante la scorsa estate ne è la riprova.

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