Cabras, via i fanghi che bloccano il ricambio delle acque nello stagno
In arrivo i fondi per i lavori ai fondali di Mar ‘e Pontis. La decisione annunciata dopo il sopralluogo della commissione regionale per le Attività produttive
Cabras A lungo atteso e richiesto dai pescatori di Cabras, preoccupati dalle condizioni dello stagno di Mar ’e Pontis, si è svolto martedì 3 settembre il sopralluogo della commissione regionale per le Attività produttive. La commissione era composta dal presidente Antonio Solinas, dal vicepresidente Emanuele Cera e dai consiglieri territoriali Alessandro Solinas, Salvatore Cau e Peppino Canu, tutti anche consiglieri regionali. Per il Consorzio Pontis hanno invece preso parte all’incontro il presidente, Giuliano Cossu e Carlo Urrai, componente del consiglio direttivo, mentre l’amministrazione comunale era rappresentata dal sindaco Andrea Abis e dall’assessora alla Pesca, Alessandra Pinna.
Cossu e Urrai hanno accompagnato la commissione in un sopralluogo tecnico lungo la laguna, mostrando le aree di maggiore chiusura, determinata dell’accumulo dei limi nei fondali. Abis ha sottolineato la necessità di una buona gestione della risorsa e che, ottenuta l’autorizzazione dagli enti preposti, partiranno a breve diversi progetti di manutenzione degli stagni. Questi consentiranno di ripulire quasi 40mila metri cubi da fanghi e limi che ostacolano il ricambio delle acque fra lo stagno e il mare aperto, con tutte le implicazioni per la fauna e le specie vegetali. I progetti esecutivi, in particolare, prevedono «la bonifica dai fanghi del canale dell’antica peschiera Pontis e un intervento in prossimità delle soglie a becco d’anatra sul canale scolmatore, grazie ad un finanziamento di 1,5 milioni di euro derivante dalla programmazione territoriale». In seguito «si procederà ai lavori di ricostruzione della storica peschiera Pontis in canne e legno, grazie ad un finanziamento di 475mila euro sempre garantito dalla Programmazione territoriale».
Abis ha espresso quindi la necessità di un finanziamento di un milione e mezzo di euro per un quarto intervento di completamento dei dragaggi per 40 mila metri cubi, e quella di un ulteriore finanziamento per un intervento di manutenzione straordinaria della peschiera in cemento di Sa Madrini. «Il vero obiettivo dovrà essere quello di mettere in piedi un piano generale straordinario di dragaggi dello stagno che nei prossimi anni dovrà occuparsi di un'attività che si stima in 150-200 mila metri cubi – ha concluso Abis –, in modo da rimediare all’incuria, frutto di decenni di inerzia, e di tornare ad una manutenzione ordinaria».