Tari non pagata, la guardia di finanza in Comune a Oristano
Dopo un esposto alla procura sono stati controllati documenti sul rapporto tra l’amministrazione e la Società Oristanese di Equitazione. Il presidente Angelo Bresciani, in carica dal 2023: «L’ente non ci ha mai inviato richieste di pagamento»
Oristano Tutto è iniziato qualche settimana fa con un esposto anonimo o quasi. Era firmato da un fantomatico A. Flore di cui a Oristano tutti ignorano la vera identità. Pare non fosse la prima segnalazione, ma quest’ultima ha suscitato l’interesse della procura che ha inviato in Comune la Guardia di finanza. Nei giorni scorsi le Fiamme gialle hanno fatto visita agli uffici dell’amministrazione e avevano ben chiaro che documenti dovessero andare a cercare e che risposte volessero avere. Da lì si sono poi diretti dai responsabili della Società Oristanese di Equitazione (SOE) e così si è anche capito a quali fatti e a quale società sportiva si riferisse l’interrogazione presentata dal consigliere Francesco Federico (Oristano Democratica e possibile) e condivisa dal centro sinistra su chi gestiva una struttura sportiva comunale senza aver pagato la Tari.
Anche dalla Soe i finanzieri sono andati via con una serie di carte che serviranno per ricostruire i legami tra l’amministrazione e la storica società di equitazione che opera nell’impianto di Sa Rodia di proprietà comunale. Hanno chiesto soprattutto di poter avere i bilanci e una copia della convenzione che stabilisce quali siano i rapporti tra l’ente e la società sportiva e quali obblighi spettino all’uno e quali all’altra. Tra questi c’è anche quello del pagamento della Tari che, come ammette il presidente della Soe, Angelo Bresciani, non era mai stato eseguito. Bresciani è però presidente dallo scorso anno e quindi ha alcuna responsabilità sul pregresso e sulle gestioni precedenti, mentre da presidente ha regolarmente pagato l’annualità prevista adesso. E aggiunge: «Non ero alla guida della società, quindi mi sono limitato a spiegare che, da quel che è possibile ricostruire, a noi non è mai arrivata alcuna comunicazione o richiesta di pagamento negli anni passati. Abbiamo regolarmente pagato questa annualità e il Comune è comunque legittimato a chiedere anche le quote delle cinque annualità tra il 2019 e il 2023». La cifra, se pagata entro un certo limite temporale, sarà di 2.200 euro, altrimenti verrà aumentata con una sanzione, «ma la Soe adempierà entro la prima scadenza. È una tassa dovuta e la paghiamo senza problemi, non mi esprimo invece su quanto accadesse in passato perché non mi occupavo di queste vicende».
Con questi sviluppi si attende ora che il caso approdi in consiglio comunale, dove la discussione politica si prevede alquanto accesa. Mettendo da parte gli accertamenti della Finanza, resta in piedi un altro discorso. Sempre di soldi si tratta: il Comune non ha ancora pagato il costo dello smaltimento del letame che era stato accumulato in un campo adiacente a quello di allenamento della Soe e che era stato al centro di un’ispezione dei Nas. La società si è occupata di realizzare il vascone di accumulo per conto del Comune che, però, deve ancora sborsare i soldi alla stessa, dal momento che si era occupata di far sparire il vecchio letame.