Aidomaggiore, piantagione di canapa intercettata in volo: un arresto
E’ stato lo squadrone eliportato “Cacciatori di Sardegna” e quello del nucleo elicotteri carabinieri di Cagliari-Elmas ad inviduare quelle che sono poi risultate oltre 1400 piante di canapa “da droga”
Aidomaggiore Sabato scorso 28 settembre, nelle campagne di Aidomaggiore, i carabinieri della Compagnia di Ghilarza hanno tratto in arresto un incensurato residente in provincia di Nuoro a seguito del rinvenimento di una vasta piantagione di canapa. La maxi coltivazione, composta da 19 filari per un totale di 1.445 piante dell’altezza complessiva compresa tra i 130 ed i 180 centimetri (irrigate da un impianto a goccia alimentato da un pozzo con pompa sommersa), veniva individuata grazie ad un servizio di aerocooperazione tra personale dello Squadrone eliportato “Cacciatori di Sardegna” e quello del Nucleo elicotteri carabinieri di Cagliari-Elmas, finalizzato, proprio in questo periodo dell’anno notoriamente più adatto alla raccolta, alla prevenzione e repressione della coltura illegale della pianta di canapa.
Grazie ad alcuni servizi di osservazione, controllo e pedinamento e ad approfondimenti documentali, i militari di Ghilarza accertavano che il terreno era stato affittato per la coltivazione, sulla carta, di piante di canapa sativa ma, in realtà, destinato alla coltura del tipo “da droga”. Per sviare le indagini l’arrestato aveva apposto nel terreno dei cartelli recanti l’indicazione di una coltivazione di canapa “sativa” nonché, durante il controllo dei militari, aveva presentato delle sementi poi risultate non corrispondere alle piante sequestrate. Infatti, a seguito del campionamento delle piante, il Ris carabinieri di Cagliari riscontrava che i campioni presentavano un principio attivo di Thc ben superiore a quello che avrebbero dovuto avere campioni di canapa sativa (alcuni al di sopra del 5%) e certamente non in linea con le sementi che, durante il controllo, l’indagato aveva presentato agli inquirenti.
Le 1.445 piante, quindi, sono state poste sotto sequestro. L’arrestato è stato portato nella sua abitazione a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida prevista nella mattinata di oggi primo ottobre. Dovrà rispondere di produzione di sostanze stupefacenti.