Troppi cormorani, censimento e poi gli abbattimenti
Lo scorso anno la Provincia di Oristano ha dato l’ok all’uccisione di 650 esemplari. Gli uccelli migratori sono considerati un flagello dai pescatori
Oristano Come ogni autunno è tempo di censimento dei cormorani e la Provincia è già pronta a iniziare. Sarà la cooperativa Alea ricerca & ambiente a occuparsi per il prossimo biennio del censimento dei cormorani. Lo ha stabilito l’ente locale che nei mesi scorsi aveva svolto un’indagine preliminare di mercato per individuare gli operatori economici a cui affidare il servizio che nel biennio costerà circa 90mila euro.
Perché gli abbattimenti Gli uccelli migratori che vengono a svernare nelle lagune dell’Oristanese, ma spesso sono stanziali, negli ultimi anni sono aumentati, arrivando a poco meno di 6.500 esemplari censiti. Considerati dai pescatori degli stagni un vero e proprio flagello – secondo i dati di Federpesca ogni esemplare è capace di mangiare anche dieci chili di pesce in un mese – il censimento diventa il primo passo del cosiddetto piano di contenimento che consiste nell’abbattimento di una parte della popolazione svernante di questi uccelli acquatici.
I numeri L’anno scorso l’abbattimento era stato autorizzato per 650 esemplari. Nel 2022 la Provincia si è dotata di un piano triennale di contenimento, finora lo strumento indicato più efficace per limitare la presenza dei cormorani, accusati letteralmente di assaltare gli allevamenti intensivi di pesce. Il commissario straordinario della Provincia, Battista Ghisu, spiega: «Quello dell’alta presenza dei cormorani è un problema serio perché va a discapito di una realtà economica di per sé piuttosto fragile. I ristori erogati dalla Regione (a maggio sono stati stanziati 2 milioni di euro per l’intero comparto isolano, ndr) risultano purtroppo irrisori a fronte di danni ingentissimi. È un problema che va affrontato con attenzione dalla Commissione europea».
Dove Il censimento si svolgerà negli stagni di Santa Maria e san Giovanni a Marceddì , Ungroni di Sant’Antonio di Santadi, Pauli Bianco Turri, Corru S’Ittiri, Corru Mannu e Sempeternu che ricadono nel territorio di Terralba; S’ena arrubia nel territorio di Arborea; Santa Giusta e Pauli Majori a Santa Giusta; Mistras e stagno di Cabras e Is Benas nel territorio comunale di San Vero Milis. L’abbattimento dei cormorani è da sempre tema controverso e al centro di pesanti polemiche tra istituzioni e ambientalisti.