La Nuova Sardegna

Oristano

L’interrogazione

Oristano, sui diserbanti minoranza all’attacco: «Spesa extra»

Oristano, sui diserbanti minoranza all’attacco: «Spesa extra»

Il consigliere Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna), primo firmatario dell’interrogazione con Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna) e Giuseppe Obinu, chiede all’assessora all’Ambiente Maria Bonaria Zedda i dovuti approfondimenti

11 ottobre 2024
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Oristano Dopo «una spesa di 200mila euro», la scelta estrema non poteva restare inosservata: l’utilizzo di diserbanti chimici per porre un freno al dilagare delle erbacce preoccupa parte della minoranza, che vuole vederci chiaro. Considerata un po’ un’extrema ratio, l’avvio della campagna di disinfestazione con prodotti chimici è stata definitivamente comunicata ieri dall’assessora all’Ambiente Maria Bonaria Zedda, dopo essersi resa conto dello stato in cui si trova il verde pubblico della città, comprese le frazioni. Lo sfalcio manuale del personale di Oristano Servizi non basta e allora via libera a diserbanti e rimedi chimici, lì dove il loro utilizzo non pregiudica la salute pubblica. Il consigliere Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna), primo firmatario dell’interrogazione che riporta anche le firme di Maria Obinu (Alternativa sarda Progetto Sardegna) e Giuseppe Obinu, chiede all’assessora i dovuti approfondimenti: «Come mai si è giunti a decidere, solo ora, di utilizzare diserbanti chimici per il controllo delle infestanti? Quali valutazioni hanno portato a questa scelta?». A preoccupare sono, inoltre, le modalità con cui questo piano verrà attuato. Vero è che l’amministrazione ha provveduto a suddividere le aree di verde pubblico a seconda del diretto contatto con le persone, e che è stato ampiamente ribadito che nessun fitofarmaco sarà utilizzato laddove le persone hanno un contatto diretto con la natura, che siano le aree di gioco per i bambini o semplicemente aiuole ad alto tasso di frequentazione. Questa parte di minoranza in Consiglio comunale tuttavia ritiene che, oltre alla decisione di imbracciare i fitofarmaci, sarebbero potute essere attivate altre strade, per esempio una collaborazione con la Asl 5: «Perché non si è attivata con urgenza una collaborazione con l’azienda sanitaria di Oristano per l’utilizzo di questi prodotti, in linea con il decreto legge sulla salute umana e la riduzione dei prodotti chimici?» argomenta l’interrogazione. Il punto è che, si legge tra le righe dell’interrogazione, si poteva agire prima: «Come mai il personale di Oristano Servizi non è stato impiegato in questa urgenza, considerando gli ingenti finanziamenti ricevuti – chiedono ancora la consigliera e i consiglieri – che a questo punto domandano una rendicontazione dettagliata sui fondi citati e vogliono sapere dove sono stati utilizzati tali finanziamenti». Ancora, come ultimo punto, interrogano l’assessora Zedda per sapere se il piano straordinario di disinfestazione del Comune possa essere in qualche modo integrato «con un piano straordinario per la disinfestazione da parte della Provincia, soprattutto per il controllo delle potenziali malattie come la febbre del Nilo e la Dengue» chiude l’interrogazione. (cat.co.) 

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