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Oristano

Cultura

Ecco il primo museo in Sardegna che sperimenta l’intelligenza artificiale

di Paolo Camedda

	Visitatori al museo Santeru di San Vero Milis
Visitatori al museo Santeru di San Vero Milis

San Vero Milis, parlerà ai visitatori ma senza sostituirsi agli operatori: tutti i dettagli

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San Vero Milis Il museo Santeru si candida a diventare il primo nell’isola a impiegare l’intelligenza artificiale per la divulgazione e la comunicazione archeologica. Si tratta di un progetto sperimentale, che sarà presentato a febbraio in una data ancora da definire e che permetterà agli utenti, che avranno a disposizione una postazione informatica dedicata, di utilizzare una guida digitale basata sull’intelligenza artificiale. Quest’ultima sarà in grado di interagire con i visitatori, utilizzando il linguaggio naturale, e di fornire così approfondimenti e notizie specifiche basate sulla selezione di articoli scientifici relativi al patrimonio storico e archeologico del territorio. Le conoscenze saranno rese accessibili a tutti tramite scambio di informazioni testuali e vocali, in lingua italiana e inglese. In questi mesi si sta svolgendo la sperimentazione. «Doteremo la sala del museo di una postazione computer dedicata agli utenti – spiega la direttrice del Museo Santeru, Barbara Panico –. Ogni visitatore potrà interagire con l’intelligenza artificiale e avere approfondimenti riguardanti la mostra e argomenti di suo interesse attinenti».

La direttrice entra nei dettagli: «L’intelligenza artificiale, nel fornire le sue risposte, si baserà su una serie di testi scientifici che hanno già avuto una revisione e questo farà sì che le affermazioni che farà siano al interamente verificate e attendibili. Fondamentalmente metteremo a disposizione degli utenti una funzione di Google, già esistente, cui daremo in pasto tutta una serie di testi, contenenti anche immagini e filmati, e esso riuscirà a ricavare da questo insieme di fonti scientifiche le risposte richieste». La direttrice poi precisa: «Stiamo effettuando i test, perché vogliamo che sia il più preciso possibile. Frutto di un lavoro d’equipe, è uno strumento innovativo che non sostituisce assolutamente l’accompagnamento della guida fisica, che in un museo piccolo come il nostro resta importantissima. Permette però ai visitatori di intrattenersi oltre la mostra per approfondire alcuni temi e risulta accattivante per il pubblico più giovane, aiutandoci a dare informazioni precise e attendibili anche in lingua inglese grazie alle sue traduzioni testuali e verbali Il grande pregio di questo sistema basato sull’intelligenza artificiale è che permette di fare divulgazione scientifica – conclude Barbara Panico –, rende cioè alla portata di tutti dei testi scientifici cui, per vari motivi, l’utente medio non ha accesso. A febbraio faremo la presentazione ufficiale».

Intanto proseguono le aperture ordinarie del museo, durante le quali è possibile visitare la mostra “Dalla pietra, dall’acqua, dalla terra e dal fuoco. Antichi artigiani a San Vero”, realizzata dalla Soprintendenza di Cagliari e Oristano, in collaborazione con il Comune di San Vero Milis, grazie al Piano di valorizzazione del ministero della Cultura. Il nuovo evento è fissato per sabato 25 gennaio alle 18. In questa occasione sarà ospite il dottor Antonio Flore, laureato in Scienze politiche a indirizzo storico politologico, che con un racconto dal titolo “Signorotti e banditi tra Sinis e Montiferru”, accompagnerà tutti i partecipanti tra le affascinati vicende della Sardegna dell’Ottocento, facendo luce su pagine inedite o poco note della storia locale.

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