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Non è valida l’elezione del presidente del consiglio comunale, Pinna ritorna consigliere

di Alessandro Farina

	La seduta di insediamento: il sindaco Alfonso Marras indossa la fascia tricolore
La seduta di insediamento: il sindaco Alfonso Marras indossa la fascia tricolore

I motivi che hanno portato all’annullamento del provvedimento. Il caso verrà discusso nella prossima seduta in cui è prevista la revoca

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Bosa Sarà una seduta con un punto all’ordine del giorno piuttosto pesante, quella in programma martedì prossimo, 18 febbraio, nell’aula consiliare di piazza Carmine a Bosa. Perché, annuncia l’esponente del gruppo di opposizione Bosa Cambia Bosa, Alessandro Campus «Si procederà alla discussione e approvazione della delibera che revocherà l’elezione del presidente del consiglio comunale». A fine dicembre l’aula aveva eletto il consigliere di maggioranza Vincenzo Pinna, ma la votazione venne contestata dalle opposizioni, con in testa proprio Alessandro Campus. Il consigliere di minoranza aveva posto una serie di quesiti e chiesto che si procedesse alla richiesta di un parere da parte degli uffici della Regione. È convinto che la votazione, arrivata dopo le variazioni di statuto e regolamento e il relativo iter avviato per reintrodurre la figura istituzionale del presidente del consiglio comunale di Bosa, non fosse in linea con la normativa. «Vincenzo Pinna ritornerà a fare il consigliere comunale in quanto la Regione si è conformata, come si immaginava, all’orientamento nazionale, che non consente l'elezione del presidente se non alla prossima consiliatura», afferma Alessandro Campus.

Per l’esponente di opposizione le ragioni espresse neanche due mesi fa in aula sarebbero insomma confermate dall’inserimento del punto all’ordine del giorno della prossima riunione dell’assemblea. «Nel consiglio comunale del 3 dicembre 2024, prima di procedere all’elezione del presidente, avevo chiesto, con la minoranza, il rinvio della discussione visto l’orientamento conosciuto da tutti gli addetti del settore». Tale richiesta era stata motivata con l’attesa «di un parere dell'assessorato agli Enti locali della Regione». Non era stata dello stesso avviso la maggioranza che aveva proceduto alla votazione e all’elezione. Pesante il giudizio negativo in arrivo ora dai banchi delle opposizioni. «In pratica per quasi tre mesi non si è potuto riunire il Consiglio per deliberare qualsivoglia provvedimento, ma soprattutto la città non ha, a oggi, ancora un bilancio di previsione approvato, con i chiari problemi che ne derivano» va giù duro Alessandro Campus. Quest’ultimo lancia una precisa richiesta finale: «Le proposte di delibera devono essere approfondite in maniera seria e competente anche dagli uffici preposti, di cui si sconosce l'orientamento nel caso in oggetto, nonché dagli amministratori, affinché non capitino episodi come questo».

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