La Nuova Sardegna

Oristano

Lo scontro

Terreno dalla scuola alla clinica: la maggioranza non partecipa al dibattito e fa infuriare il consiglio di istituto

di Michela Cuccu

	Uno scorcio dell'area che il Comune vorrebbe cedere alla clinica privata
Uno scorcio dell'area che il Comune vorrebbe cedere alla clinica privata

Durissima presa di posizione dei genitori che la frequentano di fronte all’abbandono dell’aula da parte del centro destra

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Oristano La maggioranza fa mancare il numero legale e slitta la votazione sull’interrogazione presentata dal centro sinistra sulla richiesta della clinica Madonna del Rimedio che per realizzare un secondo ingresso e parcheggi alla sua struttura, chiede di avere una parte del giardino della confinante scuola Alagon. Interrogazione presentata a seguito della mozione di Fratelli d’Italia che perorava la causa della casa di cura privata. Durante il consiglio comunale, dopo l’intervento dell’assessore all’Urbanistica, Ivano Cuccu, che rispondendo all’interrogazione ha illustrato le motivazioni della richiesta e i solleciti della clinica, è intervenuta la consigliera Maria Obinu, prima firmataria dell’interrogazione, che ha ribadito la contrarietà alla cessione, sostenendo che l’area, definita dai proponenti «incolta e abbandonata» è tale per la mancata manutenzione dell’amministrazione la quale è tenuta alla cura del verde cittadino, attività che non può essere svolta dalla scuola, in quanto non prevista dal contratto di lavoro del personale scolastico.

Poco dopo, gran parte della maggioranza ha lasciato l’aula, facendo mancare il numero legale per il prosieguo della discussione. «Siamo esterrefatti. È andato via anche l’assessore alla pubblica istruzione, Luca Faedda, che avrebbe dovuto sentire il dovere di informarsi sulla questione e di intervenire a favore della scuola», è la reazione contenuta in una nota del consiglio di Istituto della Alagon, da sempre contrario alla cessione dell’area che la scuola vuole invece riqualificare: «Come interpretare quanto accaduto? Siamo ancora di fronte a una maggioranza che di fronte alle esigenze prioritarie della città sembra impossibilitata non solo a dare risposte, ma anche a voler affrontare le questioni in modo chiaro e costruttivo. Rimane difficile da comprendere come degli amministratori cittadini possano dare priorità alle necessità di un ente privato rispetto agli obiettivi formativi di un’istituzione scolastica e del benessere dei giovani che la frequentano, che da anni garantisce un’offerta formativa che si basa sull’inclusione e sull’accoglienza, facendo della sede luogo di affezione e di valore sociale anche per gli ex alunni che partecipano alle attività sociali e musicali. Di questi tempi, date le notizie sulla devianza e sulla perdita di senso che oggi purtroppo viene rilevata nei giovani, gli spazi formativi e di aggregazione dovrebbero essere incentivati da un’amministrazione che abbia a cuore il futuro dei suoi giovani cittadini».

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