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Cultura

Numeri record per la mostra sulla città medievale, Oristano riscopre la reggia degli Arborea e l’ex carcere

di Caterina Cossu
Numeri record per la mostra sulla città medievale, Oristano riscopre la reggia degli Arborea e l’ex carcere

Boom di visitatori in piazza Manno. Il successo riapre anche il dibattito sul futuro dello storico edificio simbolo per tutta la Sardegna

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Oristano Un successo di pubblico con numeri di visite importanti, la conferma che Oristano premia la cultura e il dibattito sul futuro della reggia giudicale degli Arborea che a questo punto è forse necessario rivedere. Restano solo due giorni per visitare le mostre temporanee che impreziosiscono gli spazi dell’antico palazzo medievale poi trasformato in carcere, edificio che ha riaperto le porte al pubblico in occasione della Sartiglia 2025 su iniziativa della Fondazione Oristano, con la collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano. Sono 41 le presenze registrate all'inaugurazione dello scorso venerdì 28 febbraio, evento riservato alle autorità, ma già nell'orario di apertura pomeridiano l'ingresso gratuito per l'inaugurazione ha richiamato ben 323 visitatori. Un trend positivo confermato nel sabato che ha preceduto la giostra equestre, quando gli ingressi sono stati 119 la mattina e 181 la sera. Domenica 2 marzo, complice la partenza della corsa alla stella nell'adiacente via Duomo, apertura solo dalle 10 alle 12, ma tant’è che due ore sono bastate per staccare ben 214 biglietti all'ingresso. Lunedì e martedì stesso orario di apertura della domenica e numeri ancora sostenuti, con 129 visite nel giorno dedicato alla Sartigliedda e 183 paganti nella giornata della corsa dei Falegnami. I numeri si abbassano nel mercoledì delle Ceneri, complice molto probabilmente il flusso turistico interrotto per la fine della manifestazione, con 13 presenze alla mattina e 18 alla sera, ma subito in risalita già ieri, giovedì 6 marzo, con 33 presenze registrate al mattino tra le 10 e le 13 e 27 visite al pomeriggio tra le 17 e le 19.

Mancano ancora i dati degli ultimi tre giorni, ma il risultato è più che incoraggiante per l'iniziativa che ha ripensato la valorizzazione dello storico edificio, tanto caro alla memoria collettiva della città e che in maniera originale ha abbinato due mostre dedicate alla storia architettonica della città e all’arte contemporanea, curate dall’esperto Obler Luperi per la Fondazione Oristano. «Sono numeri lusinghieri che riflettono un riscontro molto positivo, sia sulla location della mostra, sia sulla proposta artistica – racconta –. È di grande interesse per il pubblico la prima mostra, dal titolo “Oristano medievale. La piazza, la reggia, il castello e altre meraviglie. Un dialogo tra Mauro Ferreri e Gabriele Pettinau” che racconta oltre alle evoluzioni storiche e architettoniche della reggia quelle della piazza, protagonista della cronaca degli ultimi anni e che ha destato per questo curiosità. La seconda mostra, dal titolo “… and the stars look very different today”, allestita nell’area delle celle che sino a pochi anni fa ospitavano i detenuti reclusi, è dedicata all’arte contemporanea con la partecipazione di dodici artisti oristanesi, sardi e anche provenienti da altre regioni italiane e dalla Cina». Oggi e domani, sabato e domenica 8 e 9 marzo, sono previste speciali visite guidate proprio da Luperi, alle 11.30 e alle 17 in entrambi i giorni, per le quali è comunque preferibile la prenotazione tramite mail all'indirizzo visiteguidate@fondazioneoristano.it.

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