I dissidenti di Forza Italia: «Il nuovo segretario mistifica la realtà, città ostaggio di assessori non votati»
Accuse al neo eletto Giovanni Mascia appena transitato dal Psd’Az con gli azzurri. I quattro consiglieri e l’ex Mureddu insistono: «Si rispetti la volontà degli elettori»
Oristano Ribaltamento della realtà e mistificazioni. Assessori non votati, ma ben saldi sulla loro poltrona, intromissioni sulla vita del partito da parte di chi, sino a pochi giorni fa, viveva politicamente altrove. I quattro consiglieri dissidenti di Forza Italia – Paolo Angioi, Valeria Carta, Gianfranco Licheri e Davide Tatti cui si aggiunge l’ex capogruppo in consiglio comunale Luigi Mureddu – che stanno guidando la fronda nel centro destra rompono gli indugi e fanno nomi e cognomi su quelli che ritengono i veri responsabili della crisi. Non vogliono quindi passare per colpevoli e affidano a un comunicato il loro pensiero: «Negli ultimi mesi leggiamo costantemente dichiarazioni rilasciate dal segretario provinciale di Forza Italia Giovanni Mascia di Ardauli, il quale fino a tempi recenti ricopriva il ruolo di vice-segretario nazionale del Psd’Az di Cristian Solinas, che si sforza di alterare la realtà dei fatti e sembra intenzionalmente orientato a creare confusione tra la cittadinanza riguardo la situazione politica locale. La realtà, invece, è sotto gli occhi di tutti: una città ostaggio di logiche incompressibili e di assessori non votati (il riferimento è a Luca Faedda, ndr), ma attaccati saldamente alla poltrona, che mistificano sistematicamente i fatti e che ne bloccano la crescita a solo scopo di assicurarsi la poltrona. La condotta del signor Mascia sta creando non poche difficoltà all’interno della coalizione, sta generando un clima di incertezza e di divisioni del centrodestra di Oristano e all’interno di Forza Italia, creandone danno. Le sue continue affermazioni, non solo confondono l'opinione pubblica, ma sembrano anche avere l’obbiettivo di alterare la realtà politica per fini che restano poco chiari».
Quindi proseguono mettendo l’accento su quanto sta avvenendo dentro Forza Italia coi riverberi sul resto della coalizione: «È evidente che questa situazione stia ostacolando lo sviluppo della città e impedendo che vengano attuate politiche efficaci a favore dei cittadini. Le stesse logiche oscure che impediscono al signor Mascia di celebrare il congresso cittadino di Forza Italia, un passaggio fondamentale per il corretto funzionamento del partito, nel quale sarebbe ora che le sorti di Oristano le decidessero i consiglieri della città regolarmente eletti. Di fronte a ciò, il gruppo consiliare di Forza Italia, legittimamente eletto dai cittadini, si sente in dovere di prendere una posizione chiara e forte, ribadendo la necessità di un’azione coerente e rispettosa degli impegni presi: maggiore rappresentatività di Forza Italia nel governo della città e un netto cambio di passo che rafforzerebbe questa maggioranza».
Dalla disamina interna si passa poi a quella più complessiva dell’intera maggioranza, arrivando a chiedere al sindaco di mostrare gli attributi oppure di prendere atto di non avere più in pugno la situazione e lasciare il gioco a chi più di lui sarebbe in grado di gestirlo: «Il gruppo consiliare è impegnato nella crescita del partito di Forza Italia e ne rivendica l'appartenenza e il riconoscimento dei valori e nell’azione saggia e lungimirante del segretario nazionale Antonio Tajani – proseguono i quattro consiglieri in carica e il precedente capogruppo –. Il perdurare di questa condotta mistificatoria ha generato da parte del signor Mascia la fantasiosa e temeraria metafora calcistica del cartellino giallo al gruppo consiliare di Forza Italia, quasi si trattasse di una questione da bar, che anticiperebbe quello rosso allo scopo di preparare la strada a ulteriori cambi di casacca da parte di ex compagni di partito del signor Mascia. Rileviamo soltanto che il cartellino rosso lo diamo noi a lui, legittimati dalla volontà popolare e come gruppo più numeroso in consiglio comunale. Il gruppo consiliare, che vanta persone oneste e perbene, tra le più votate di Oristano, prende nettamente le distanza da tali pratiche politiche che indeboliscono Forza Italia e la coalizione e chiede con fermezza al sindaco di rispettare gli accordi presi e di battere un colpo assumendo una posizione chiara e responsabile, come la democrazia richiede. Se il sindaco non sarà in grado di svincolarsi dalla morsa di ricatto nel quale è intrappolato allora sarà necessario prendere atto della situazione e considerare l’opportunità di un cambio di leadership».