La Nuova Sardegna

Oristano

Beni culturali

Pinacoteca senza direttore da anni ed è mistero sull’ultima selezione

di Enrico Carta
Pinacoteca senza direttore da anni ed è mistero sull’ultima selezione

Il termine per presentare le domande è scaduto da tre mesi, ma non c’è stata alcuna comunicazione sul suo esito

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Oristano Silenzio tombale. Il bando per la direzione della pinacoteca comunale sembra essersi perso nelle nebbie della crisi politica al Comune, dove del resto nemmeno c’è in questo momento un assessore visto che all’uscente Luca Faedda è stato dato il benservito e la delega è in mano al primo cittadino Massimiliano Sanna che nel frattempo dovrebbe sbrigare la crisi comunale giunta al venticinquesimo giorno. L’avvio della selezione per la Carlo Contini portava la data del 13 dicembre e si è conclusa il 9 gennaio, ma, al netto di qualche dichiarazione rilasciata in questo intervallo di tempo dall’ex assessore, dell’esito non vi sono tracce. Nemmeno si sa se la pratica sia stata espletata, se la commissione – chi ne fa parte? – si sia riunita per avviare la valutazione e se qualcuno abbia partecipato alla selezione. Le uniche risposte, in assenza di comunicazione alcuna da parte dell’amministrazione, sono affidate ai si dice e il primo di questi è che più persone ambiscano a quel posto. Il resto è un’incognita, nonostante si sia ad aprile e di mesi ne siano passati tre.

Tutto questo avviene a pochi giorni dall’inizio dell’alta stagione turistica e la struttura avrà solo la collezione permanente più l’esposizione dei quadri di Carlo Contini che la pinacoteca ha in prestito dalla famiglia. Si dirà che è meglio di quanto accadde lo scorso anno, quando proprio all’alba dell’estate ci fu la necessità di chiudere per effettuare lavori di adeguamento, ma ormai ci si è dimenticati dell’ultima volta in cui ci sono state esposizioni temporanee e mostre che non fossero quella canonica. Cosa sia successo e perché non salti fuori non tanto il nome del vincitore della selezione – tra l’altro c’era stato più di qualche mugugno per il fatto che i requisiti fossero di livello minimo e non si provasse a volare alto –, o almeno perché non ci siano più tracce di questa procedura, è un mistero al quale nessuno dà risposta.

Il caso ben presto finirà anche all’attenzione del consiglio comunale che nei giorni scorsi si è già occupato della Scuola civica di musica e dell’Istituto di studi arborensi Istar, per i quali la consigliera Francesca Marchi (Sinistra futura) ha evidenziato alcuni problemi che si ripropongono anche per la direzione della pinacoteca: «L’incarico è retribuito con 20mila euro annuali, ma peggio va alla scuola civica di musica dove il direttore prende ancora meno e stiamo parlando di cifre lorde. Ho sollevato il problema chiedendo se il Comune creda davvero a queste istituzioni culturali oppure li tenga in vita affidandosi ai soli finanziamenti della Regione e il sindaco ha risposto che avrei potuto prendere un appuntamento per parlarne con lui, come se fosse una risposta che deve dare a me singolarmente e non alla comunità. Non sono questioni che si risolvono privatamente, ma con un’azione politica che evidentemente manca. Mi pare una risposta emblematica su quale sia il tipo di concetto di azione che ha questa amministrazione».

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