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Oristano

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Un triennio di maratone in Sardegna all’insegna dell’archeologia

di Paolo Camedda
Un triennio di maratone in Sardegna all’insegna dell’archeologia

Le organizza l’associazione NuMaS di Sassari. La prima è in programma domenica 13 aprile

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Oristano Si svolgerà a cicli triennali, che comprendono complessivamente tre maratone, una per anno e ciascuna in un territorio diverso della Sardegna. Partirà domenica 13 aprile da Oristano e da Cabras con la sua prima edizione la NuMaS Marathon. La manifestazione, organizzata dall’associazione NuMaS di Sassari, sarà molto di più di una classica maratona e ha avuto una gestazione molto particolare. «È il frutto di un progetto che è stato creato nell’ambito della Federazione delle associazioni sarde in Italia, in particolare del Circolo Sardegna di Como – spiega Luigi Puggioni, maratoneta, consigliere NuMaS e del direttivo del circolo Sardegna di Como –. Essendo io un maratoneta e avendo verificato che in Sardegna non ci sono gare sui 42 chilometri e 195 metri, abbiamo pensato di impegnarci per organizzare una maratona nell’isola».

Racconta Luigi Puggioni: «A questo punto il progetto si è sviluppato pensando di articolarlo e legarlo alla storia, alle tradizioni e alla cultura e non facendone soltanto un progetto sportivo. Che è un po’ anche lo spirito nostro dei circoli di guardare alla nostra terra. Quindi da un lato abbiamo inserito la manifestazione nel circuito delle maratone della Fidal, dall’altro l’abbiamo legata all’archeologia. L’Oristanese, che è un territorio ricco di storia, è stata la nostra prima scelta. Anche dal punto di vista atletico, infatti, ha il territorio più idoneo perché la morfologia del terreno è per lo più pianeggiante». Nei prossimi due anni il ciclo si completerà in sedi diverse. «Nel 2026 coinvolgerà Barumini e forse la Marmilla, ma è un programma ancora in via di definizione, e nel 2027 Torralba con la valle dei nuraghi. Proprio nel Nuraghe di Santu Antine, fra i più importanti dell’isola, abbia pensato di premiare chi farà nel triennio l’intero ciclo di maratone. Completato un ciclo di tre anni, si ripartirà daccapo».

La corsa di domenica partirà da piazza Roma a Oristano e prevede l'attraversamento del territorio di Cabras, il giro di boa nella rotonda di San Salvatore di Sinis e il ritorno nel capoluogo, con arrivo sempre in piazza Roma. Gli sportivi potranno scegliere fra tre diverse proposte. «La classica maratona di 42 chilometri e 195 metri sarà la gara principale della giornata – dichiara Luigi Puggioni –. Poi ci saranno le gare collaterali: una maratona a staffetta, vale a dire una gara con squadre composte da quattro atleti, e una passeggiata ludico-motoria aperta a tutti. Quest’ultima sarà aperta dallo striscione dell’Avis Sardegna, che ha collaborato dandoci il patrocinio e un’assistenza lungo il percorso». Per i partecipanti sono previsti riconoscimenti importanti: «Stiamo preparando una medaglia molto bella che sarà presentata in conferenza stampa, sia per chi farà la maratona, sia per chi parteciperà alla staffetta o alla camminata. Questo perché vogliamo dare importanza anche a chi farà attività ludico-motoria. Premieremo infine anche chi arriva da più lontano».

L'organizzazione della prima edizione della NuMaS Marathon è stata possibile grazie al supporto di partner di primo piano: ci sono la Fondazione Mont’e Prama, la Fondazione Maria Carta, la Fasi, la Regione, la Provincia di Oristano e i Comuni di Oristano e Cabras. Oltre al Circolo Sardegna di Como sono stati coinvolti anche gli altri circoli sardi e aziende private. È stato aperto anche il sito numasmarathon.it con la sezione Albo d’onore”, nella quale saranno inseriti coloro che con il loro impegno sostengono il progetto. Fra questi ci sono anche una piccola società di atletica di Como, l’Atletic Team Lario e il Circolo sardo di Lugano.

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