La giornata del mare e della cultura marinara con gli studenti protagonisti
Saranno ospiti della guardia costiera gli alunni dell’istituto comprensivo
Bosa «La sfida di oggi, e ancor di più per il futuro, è quella di trovare un equilibrio sostenibile tra la tutela e lo sfruttamento delle risorse marine. Per approfondire questa tematica, abbiamo organizzato una giornata speciale». Così la comandante della guardia costiera di Bosa Alessandra Gabrini commenta l’appuntamento in programma domani, venerdì 11 aprile, a Bosa Marina per celebrare la Giornata del mare e della cultura marinara. Sarà un’occasione di incontro didattico per i bambini, di riflessione per i più grandi, realizzata «Con grande entusiasmo, per il secondo anno consecutivo, in collaborazione con l’istituto comprensivo di Bosa» che ha mobilitato per l’occasione gli scolari delle prime classi delle elementari, con ritrovo nel porto fluviale alla foce del Temo. Qui il gruppo, che alla fine dell’iniziativa riceverà un attestato di partecipazione della Guardia Costiera, avrà l’opportunità di conoscere da vicino chi con il mare lavora quotidianamente, per trarre quanto necessario per vivere e nei compiti istituzionali di prevenzione e tutela.
Ci saranno «gli uomini e le donne della guardia costiera e un pescatore bosano, che condividerà il suo legame con il mare, mostrerà gli attrezzi da pesca e spiegherà l’importanza di rispettare questo elemento e tutte le creature che lo abitano» afferma la tenente di vascello delle Alessandra Gabrini. Sono tanti i compiti del personale in forza sulle coste italiane e nel circondario marittimo di Bosa, una realtà complessa dove i militari operano non solo per cercare di reprimere le pratiche scorrette e contrastare i reati legati all’attività nelle acque del Mediterraneo di loro competenza, ma soprattutto come presidio per la salvaguardia della vita umana visto che Bosa ospita equipaggi e motovedetta operativi tutto l’anno nei servizi di ricerca e soccorso Sar, ma anche di prevenzione e sensibilizzazione. In particolare verso i più giovani, perché, conclude la comandante del porto di Bosa: «Educare le nuove generazioni al rispetto del mare è fondamentale: il mare deve essere considerato non solo una preziosa risorsa, ma anche un bene da tutelare e proteggere».