«La cittadella dello sport è un’occasione per tutto il territorio»
Le reazioni dopo la presentazione degli impianti quasi completamente ristrutturati. Resta il nodo complesso della gestione
Oristano Il colpo d’occhio è senza dubbio ragguardevole: centinaia di bambini e atleti che fanno sport esibendosi in contemporanea in un grande centro sportivo a Torangius, quartiere periferico di Oristano, non si erano probabilmente mai visti. Dal calcio a 5 alle arti marziali, passando per il basket, il minivolley e il beach volley, il padel, l’atletica, il pattinaggio a rotelle, la scherma, il tiro con l’arco, la mountain bike, l’equitazione e tante altre discipline. Per chi ama lo sport la presentazione del nuovo centro sportivo, aperto per la prima volta al pubblico ieri pomeriggio e realizzato con un milione e mezzo di fondi del Pnrr, è stata l’occasione per vivere delle ore speciali. «È un evento che ho voluto fortemente – dichiara l’assessore allo Sport Antonio Franceschi –. Stiamo facendo una presentazione per far capire le potenzialità di questo impianto. Già la presenza di un numero così elevato di società dimostra l’importanza della struttura, che io preferisco definire parco sportivo».
Non tutto però è ancora completo e perfetto: mancano i canestri definitivi del basket, la rete del beach tennis e gli arredi degli spogliatoi, elementi cui dovrà pensare chi si aggiudicherà la gestione. «Tutti parlano dei singoli campi, ma nessuno si ricorda che siamo di fronte a un parco sportivo da sei ettari e mezzo, di cui 12mila metri quadrati di soli impianti sportivi. Questo significa che rimangono circa 50mila metri quadri di spazio verde, che io considero il valore aggiunto di questo parco». Spiega ancora l’assessore: «Proprio questa immensa distesa verde potrà consentire di organizzare eventi, fare concerti o addirittura aggiungere impianti. Non si dimentichi infine che darà agli abitanti del quartiere di Torangius la possibilità di avere comunque uno spazio verde per fare lunghe camminate o passeggiare con i propri animali domestici e, anche, quando sarà realizzato il chiosco bar, di bersi un caffè, visto che il primo oggi si trova a distanza di almeno un chilometro».
Ai tecnici delle varie discipline, in tempi in cui anche trovare strutture per fare sport a volte è un’impresa, l’entusiasmo non manca. «Le prime impressioni sono molto positive – assicura Marco Attene, uno dei responsabili della Crazy Wheels –, perché si tratta di un centro multidisciplinare, in grado di accogliere più discipline a buon livello. Oggi si vede quanta fame di sport ha la città. Per il ciclismo qui ci sono enormi potenzialità». Gli fa eco il maestro di karate Jimmy Vargiu: «È davvero un bel pomeriggio di sport, è bello vedere tanti ragazzi che praticano una disciplina».
Anche i coach del basket sono d’accordo: «L’impatto per noi è certamente positivo – dicono Stefano Giua del Nuovo Basket e Daniele Pilloni dell’Azzurra basket –, purtroppo a Oristano mancava un posto dove poter giocare a basket liberamente. Siamo molto contenti, il campo da 5 contro 5 all’aperto è di alto livello. Attendiamo i canestri definitivi e l’illuminazione ma il campo sarà utilizzato tantissimo dai nostri ragazzi». L’assessore evidenzia la funzione sociale, visto che il centro «dà ai ragazzi di Torangius la possibilità di praticare sport». L’incognita è per tutti la stessa: chi vorrà prendere in gestione una struttura così grande, con costi molto elevati? «Ascolteremo i consigli di società e atleti, poi valuteremo se fare un unico bando o più bandi per affidare i vari campi – ha detto l’assessore –. Probabilmente li presenteremo a metà giugno e saranno poi valutati da una commissione».