Rifiuti, approvate le nuove tariffe: ecco quanto si pagherà dal 2026
Definite le cifre per le varie utenze: c’è chi avrà piccoli sconti e chi dovrà sborsare di più
Oristano Dopo la tempesta, anche nella maggioranza sembra esser tornata la quiete. La riprova è la delibera pubblicata venerdì sull’albo pretorio approvata tre giorni prima dalla giunta, con le nuove tariffe Tarip. L’approvazione non è stata priva di scossoni politici all’interno della maggioranza, con frizioni che hanno generato malumori e discussioni accese, arrivando a far infuriare il sindaco Massimiliano Sanna e a innescare voci di cartellino giallo per l’assessore Ivano Cuccu. Come si ricorderà, le modifiche del regolamento Tarip sono state infatti bocciato in commissione, evidenziando profonde divergenze con i voti contrari dei consiglieri Giuliano Uras, Gianfranco Licheri e Umberto Marcoli, e l’astensione di Davide Tatti.
Nonostante le tensioni, una pace apparente o forse condizionata: alla seduta di giunta era infatti assente proprio l’assessore Cuccu – mancava anche Carmen Murru – ma ora c’è la delibera che sarà discussa dal consiglio comunale convocato per giovedì prossimo. La Tarip 2025 per le utenze domestiche, conferma il numero degli svuotamenti minimi del bidone da 40 litri del secco non riciclabile: ogni famiglia avrà un numero predefinito di svuotamenti. Ad esempio, un nucleo familiare con un componente avrà diritto a 24 svuotamenti minimi, mentre una famiglia di sei o più componenti ne avrà 36. Oltre questa soglia, ogni svuotamento aggiuntivo costerà 1 euro e 60 centesimi.
Le utenze domestiche, in tutte le sei fasce, godranno per il prossimo anno una lieve, diminuzione. Questo significa che, a parità di metri quadri e a condizione di rimanere entro gli svuotamenti massimi, le famiglie vedranno un leggero calo complessivo sulla bolletta. Ad esempio, una famiglia di quattro persone, se non supera il numero dei bidoni conferiti, risparmierà rispetto allo scorso anno 2 euro e 50 centesimi. Anche per le utenze non domestiche c’è una prevalenza delle riduzioni. Fa eccezione la categoria dei parrucchieri ed estetisti, che vede un aumento nella tariffa fissa. Ad esempio, un parrucchiere con un salone di 50 metri quadri si troverà a pagare circa 11 euro in più all’anno. Ristoranti, mense e bar, pur con un leggero incremento nella tariffa variabile 1, beneficiano di una diminuzione nella fissa. Un ristorante di 120 metri quadri pagherà circa 15 euro in meno all’anno; un bar di 80 metri quadri si troverà una bolletta annua con una riduzione di 8 euro. Per il resto, è tutto invariato. In sintesi, il Comune ha optato per un contenimento dei costi fissi e della quota variabile presunta, mantenendo inalterato l’impatto economico diretto legato al volume di rifiuti indifferenziati prodotti. Resta invece aperta la discussione sulle possibili agevolazioni o esenzioni temporanee per alcune categorie produttive, una questione legata al regolamento sui dehors.