Un malore durante un’esibizione, la morte dopo una settimana: Sartiglia in lutto
Addio ad Andrea Sanna anima storica della giostra di Oristano, tamburino, ricercatore, studioso e amante della sua città
Oristano Se l’è portato via un ictus ischemico proprio quando sembrava che la situazione potesse volgere al meglio. Invece Andrea Sanna, 53enne studioso e anima storica della Sartiglia e delle tradizioni di Oristano, si è spento sul letto dell’ospedale di Sassari dov’era stato ricoverato quando il suo quadro clinico si era molto aggravato. La prima avvisaglia di uno stato di salute non buono si era avuta domenica scorsa, 1° luglio a Buddusò, quando stava per esibirsi assieme al gruppo dei tamburini e dei trombettieri Città di Oristano del quale poteva essere definito “l’accademico”. Si era appena conclusa la messa quando improvvisamente Andrea Sanna era piombato al suolo. Sembrava una scivolata, tanto che nemmeno lui, rimasto vigile, sembrava capacitarsi di quanto fosse accaduto. Si era rialzato e si era detto pronto a proseguire la giornata assieme ai compagni, col tamburo a tracolla e le bacchette in mano per scandire i ritmi della Sartiglia durante la processione che stava per avere inizio per le strade del paese del Goceano.
Dopo una breve chiacchierata con i compagni aveva però deciso di desistere, più che altro per precauzione, anche se gli sembrava di non stare troppo male. In ogni caso aveva voluto seguire il consiglio che gli amici gli avevano dato e si era fatto accompagnare in ospedale a Ozieri per accertamenti. I medici avevano quindi deciso di ricoverarlo anche se, secondo il racconto dei compagni, non erano stati individuati problemi di salute particolari. Si era pensato al caldo e alla fatica aggiunta a esso, ma nulla di più. Invece, col passare dei giorni, il quadro clinico si è aggravato. Mercoledì 2 luglio, con la febbre che non passava e anzi diventava sempre più forte, i medici hanno deciso il trasferimento all’ospedale di Sassari ed è qui che si è capito che aveva in corso da alcuni giorni un ischemia cerebrale. Si era quindi deciso di sottoporlo quanto prima a un intervento chirurgico che era parso potesse salvargli la vita. Proprio nella mattina di oggi, domenica 6 luglio, i medici sembravano orientati a sospendere la sedazione e a far riprendere le funzioni vitali autonome. Invece, il cuore di Andrea Sanna ha smesso di battere nel pomeriggio.
La notizia ha raggiunto subito Oristano, il mondo della Sartiglia e in particolare i suoi compagni nell’associazione Tamburini e trombettieri Città di Oristano, di cui Andrea Sanna era colonna portante. Era stato tra i fondatori del sodalizio venticinque anni fa e recentemente era stato l’ispiratore di una giornata in cui era stata ricostruita la storia del gruppo, arricchendo il tutto con una grande varietà di notizie e cenni storici. Del resto, non era soltanto un uomo di Sartiglia, era prima ancora un grande appassionato della storia cittadina, tanto che spesso lo si trovava a frugare tra i documenti dell’Archivio storico comunale e dell’Archvio di Stato, avido consumatore di tutto ciò che aveva caratterizzato i secoli passati di Oristano. Era stato autore di pubblicazioni, si era dilettato più volte per passione anche nell’arte della pittura e continuava a osservare da ogni punto di vista la vita quotidiana di quello che era il cuore pulsante della sua vita: Oristano, il suo passato più o meno glorioso, il suo presente a cui non lesinava critiche con quel suo carattere molto diretto che portava in dote la franchezza. Ora lo piangono i compagni di tamburi, trombe, cene e Sartiglie.