La Nuova Sardegna

Oristano

Ambiente

Le sentinelle del Sinis in campo per salvare il litorale di Cabras

di Paolo Camedda

	Le sentinelle del Sinis
Le sentinelle del Sinis

Il Comune annuncia anche l’avvio del servizio di salvamento a mare

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Cabras Arrivano importanti novità per i bagnanti che frequentano le spiagge del Sinis prima del grande boom di presenze. Tornano infatti per il quarto anno consecutivo sul litorale, le sentinelle del Sinis e parte il servizio di salvamento a mare. Le Sinis sentinels lo scorso anno hanno recuperato 560 chilogrammi di sabbia al quarzo, in gran parte proveniente dalle docce, e hanno raccolto dalle spiagge del Sinis 14mila mozziconi (numero ancora rilevante ma in lieve calo rispetto al passato), anche grazie alla distribuzione di 800 posacenere portatili, e raccolto 96 sacchi di spazzatura, pari a circa 410 chilogrammi di rifiuti differenziati. Alla luce degli ottimi risultati, il progetto, che nasce dalla collaborazione tra l’Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Legambiente, e porta sulle spiagge del Sinis tanti volontari di tutte le età provenienti dalle varie regioni d’Italia e anche dall’estero, è stato riproposto anche per quest’anno.

«Considerando il lavoro svolto negli ultimi anni – dice l’assessore comunale all’Ambiente, Carlo Carta – il progetto delle Sentinelle del Sinis si conferma uno strumento concreto riguardo al problema dell’inquinamento nei nostri litorali e nelle zone di pregio naturalistico, in cui resta alta l’attenzione sull’abbandono di rifiuti». Quest’anno sono previsti complessivamente otto campi durante l’estate e al momento si sono conclusi i primi due, della durata di dieci giorni ciascuno, con un’età media dei partecipanti di 16-17 anni ed è partito il terzo. Attualmente sono attive undici sentinelle coordinate da due tutor provenienti da diverse località, tra cui Roma, Milano, Bologna e Amelia (Umbria). A partire dal 22 luglio 2025, invece, l’esperienza nel Sinis sarà dedicata solo a volontari adulti.

«Ogni estate le Sentinelle del Sinis tornano a essere un punto di riferimento fondamentale per la nostra costa – afferma il sindaco Andrea Abis –. Si tratta di un progetto virtuoso, che coniuga volontariato, educazione ambientale e presidio del territorio». I volontari promuovono il rispetto verso il mare e l’ambiente e vanno nelle spiagge per ricordare ai bagnanti il corretto utilizzo degli spazi naturali e il rispetto delle regole: il divieto assoluto di asportare la sabbia di quarzo, il divieto di fumo in spiaggia, la corretta gestione dei rifiuti e il rispetto delle aree riservate ai cani. Prosegue anche il monitoraggio sul furto della sabbia, con il divieto ben evidenziato nei cartelli bilingue dell’Amp, installati anche quest’anno.

L’amministrazione invita inoltre a scuotere costumi e oggetti, per evitare che i granelli di quarzo vengano portati via anche involontariamente. Intanto da oggi partirà il servizio di salvamento a mare, che sarà attivo per 41 giornate, ovvero nei fine settimana di luglio, per tutto il mese di agosto e per i primi due fine settimana di settembre. Il costo del servizio è di 88.800 euro, di cui 72.500 euro finanziati dalla Regione e 16.300 euro provenienti da fondi del bilancio comunale. Quest’anno alle tre torrette tradizionali, posizionate nelle spiagge di Is Arutas, San Giovanni di Sinis e Mari Ermi, se ne aggiungerà una quarta che garantirà il presidio anche a Maimoni.

A San Giovanni, inoltre, saranno presenti le due linee di salvamento installate lo scorso anno, due zone di appiglio montate su galleggianti e zavorre che funzionano da cima di sicurezza in caso di difficoltà in mare. «Nonostante lo sforzo del Comune e l’incremento del finanziamento regionale, c’è la necessità di un piano di salvamento a mare regionale – ha affermato ancora il sindaco Andrea Abis –, all’interno del quale sviluppare una mappatura tecnica della pericolosità e definire il fabbisogno da parte di ciascun comune costiero».

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