Acqua a singhiozzo in troppi paesi, esplode la protesta Barigadu
I fondi destinati al territorio sono stati dirottati altrove. Abbanoa ed Egas sotto accusa
Busachi Scoppia la protesta per l’emergenza idrica dei giorni scorsi e per le incertezze sull’iter che sarebbe dovuto seguire agli obblighi assunti nove mesi fa da Egas e Abbanoa contestualmente all’attribuzione di 8.5 milioni di euro da parte della Regione per il rifacimento della condotta foranea. Il sindaco Giovanni Orrù ci va giù pesante accusando l’Ente di governo delle acque e il gestore idrico di aver disatteso gli impegni e dirottato altrove le dotazioni destinate ai paesi dipendenti dalla diga del Torrei per l’approvvigionamento idrico. Le ultime restrizioni, dovute a un guasto alla linea principale all’altezza di Tiana, hanno contribuito a esacerbare gli animi di cittadini e amministratori, che ora valutano la possibilità di passare a forme di protesta più incisive. La mobilitazione appare inevitabile, a meno che non arrivino risposte soddisfacenti dall’assemblea con i vertici di Abbanoa convocata a Neoneli per il 5 agosto alle 17.30 dopo le rimostranze pubbliche dell’amministratore busachese.
Il primo cittadino di Busachi aveva palesato il proprio malcontento in due comunicazioni trasmesse agli organi e alle istituzioni competenti il 18 e il 26 giugno. In quelle lettere sollecitava chiarimenti sulla fine fatta dai fondi regionali assegnati a Egas e destinati alla manutenzione straordinaria della rete di adduzione nel tratto compreso tra Neoneli e Ula Tirso, gli altri Comuni dell’Oristanese colpiti dalla recente emergenza idrica, e dei 350mila euro concessi a Busachi per la rete interna. «In seguito a quel reclamo ho ricevuto una telefonata del presidente di Abbanoa, il quale sosteneva di non essere al corrente degli impegni assunti dal gestore idrico a ottobre, ma sa benissimo che le risorse hanno preso altre strade», obietta Giovanni Orrù che grida allo scandalo: «I fondi stanziati per il Barigadu sono stati distolti a favore di altri territori nonostante le battaglie fatte e le rassicurazioni ricevute sul fatto che mai più queste zone sarebbero rimaste senz’acqua. I cittadini sono esasperati e arrabbiati. Ci sentiamo traditi, beffati, umiliati e calpestati nella nostra dignità per questo trattamento. È una vergogna di cui chiedere conto anche ai nostri consiglieri regionali», sbotta il sindaco, che esorta Abbanoa a recuperare il tempo perso «Impegnando i soldi delle bollette per rifare almeno una parte della condotta, anche se un intervento sull’intero impianto è indispensabile».
Per questo l’attenzione si sposta sul prossimo incontro pubblico organizzato dal sindaco di Neoneli e consigliere regionale, Salvatore Cau, al quale interverrà il presidente dell’ente idrico. Giuseppe Sardu aggiornerà gli amministratori e le comunità interessati sullo stato di attuazione delle procedure legate all’ammodernamento dell’infrastruttura idraulica. «Negli anni ci sono state numerose e costanti interlocuzioni con Abbanoa – ricorda Salvatore Cau –, ora è il momento di agire. Serve un intervento strutturale e definitivo su una condotta fatiscente, che da troppo tempo penalizza le aree del Mandrolisai e del Barigadu».