Artisti da tutto il mondo per trasformare le pietre in opere d’arte
Tutto pronto per la nuova edizione del Simposio di scultura su trachite
Fordongianus L’arte sposa la solidarietà e l’ambientalismo al Simposio di scultura su pietra trachite in programma da venerdì 25 luglio al 2 agosto. L’edizione numero 31, promossa e cofinanziata dal Comune, veicolerà i temi della donazione di organi e degli incendi boschivi trasformando l’evento incentrato sulla forza espressiva e comunicativa dell’arte visiva in un estemporaneo melting pot di culture e nella cartina di tornasole di questioni di grande rilevanza sociale. Due dei sei artisti ospiti della rassegna rivisiteranno le tematiche del trapianto di organi e della prevenzione degli incendi trasferendo sensibilità e visioni personali nei blocchi in trachite rossa forniti dai cavatori locali. Gli scultori sono stati scelti attraverso una manifestazione d’interesse che ha ricevuto adesioni da molte parti del mondo. Il sestetto selezionato è formato dall’artista iraniano Solmaz Vilkachi, da Abdulkadir Hocaoğlu, di nazionalità turca, dal francese Aurélien Boussin, da Cinzia Porcheddu sarda di Porto Torres, da Edi Carrer del Friuli Venezia Giulia e da Claudia Zanaga in arrivo dal Veneto. Le loro opere prenderanno forma nel parco attiguo al sito archeologico delle terme romane sotto gli occhi di tutti e saranno presentate al pubblico durante la cerimonia di premiazione del 2 agosto alle 18.30.
Di edizione in edizione l’evento sulle sponde del Tirso si conferma appuntamento fisso per gli appassionati delle arti visive e obiettivo di tanti visitatori. «Siamo molto soddisfatti di essere riusciti a tenere viva una tradizione così radicata – dichiara il sindaco Serafino Pischedda –. Il simposio è un momento atteso che celebra un materiale identitario per il nostro paese, la trachite. La manifestazione di interesse ha raccolto numerose richieste e i partecipanti sono di altissimo livello. Non vediamo l’ora di ammirare le loro creazioni, frutto di un dialogo tra arte, territorio e memoria». La Pro loco, tra i promotori della manifestazione e principale braccio operativo del Comune, evidenzia le funzioni sociale e divulgativa dell’iniziativa. «Il simposio rappresenta l’anima artistica e culturale di Fordongianus – afferma il presidente Giannetto Oppo –. Ogni edizione arricchisce il paese non solo di nuove opere, ma anche di scambi umani e culturali profondi. Da pietra del lavoro, la trachite diventa materia di bellezza e di dialogo tra popoli. L’obiettivo della manifestazione – proseguono gli organizzatori – è di valorizzare e tramandare la lavorazione della trachite, una delle attività economiche più antiche del paese. Il borgo deve a questa pietra vulcanica la sua impronta architettonica, che si ritrova tanto nelle terme romane e quanto nelle case del centro storico. Oggi questo patrimonio materiale rivive anche nell’arte contemporanea grazie alla duttilità e plasticità della roccia, capace di ispirare forme nuove senza mai perdere il legame con la sua terra.»
La manifestazione, che quest'anno vede nell’associazione Prometeo un partner speciale, è organizzata in concorso con l’associazione turistica locale, con la collaborazione dell’Agenzia Forestas e i contributi di Regione, Fondazione di Sardegna, Unione del Barigadu e Hotel Terme di Sardegna.