Viandanti, devozione a Nostra Signora e storia ultrasecolare
Il gremio discende dalla Confraria di Itria del 1477, il piffero e la croce spezzata i tratti distintivi
Sassari I Viandanti erano gli antichi carrettieri, trasportatori e venditori ambulanti. Il Gremio discende dalla “Confraria de Itria”, già presente a Sassari nel 1477 e ha sempre partecipato alla Discesa dei Candelieri.
Dopo la scissione dai Carradori, ai quali rimase il Candeliere, partecipò con la Bandiera. A seguito dell’estinzione dei Carradori nel 1941, il candeliere risalente alla seconda metà del XVIII secolo ritornò ai Viandanti. La prima attestazione della Confraternita risale al 30 giugno 1633. In questo documento vengono stabiliti gli accordi per la concessione e l’uso della Cappella della Madonna del Buon Cammino, all’interno della chiesa di Sant’Agostino, ancora oggi sede del Candeliere.
Tale atto è custodito negli Archivi del Gremio riconosciuti dal Mibact “di particolare interesse storico”. Le cariche del Gremio vengono rinnovate in occasione della festività del Corpus Domini quando viene rinnovato il giuramento alla patrona.
Nostra Signora del Buon Cammino, protettrice anche della Brigata Sassari, viene festeggiata la domenica antecedente la Faradda. Una festa importantissima e preludio alla Festha Manna.
Il 4 giugno 2017 il miracoloso Simulacro è stato esposto sull’altare papale in piazza San Pietro per volontà di Papa Francesco. La devozione alla Patrona dei Viandanti è particolarmente cara ai sassaresi e infatti il Gremio custodisce il “Tesoro di Buon Cammino”: centinaia di gioielli, alcuni risalenti al ’500, donati come ex voto. A prendersi cura del simulacro Le Cameriere di Nostra Signora un piccolo ed esclusivo gruppo di signore e ragazze, nominate dal Gremio.
Tra esse il Gremio quest’anno ha conferito un riconoscimento a Francesca Toschi Pilo che ha questo ruolo da 60 anni, da quando ciò il simulacro dal Villino Ricci è andato Sant’Agostino con la morte di Lucia Ricci Manunta. Accolta come Cameriera Laura Manunta Martinez, nipote di donna Lucia Una particolarità: la notte del 14 agosto, entrando a Santa Maria, viene spezzata la croce posta sopra la bandiera dell’Obriere nel candeliere.
ll Capo Candeliere, dal 2017, è Emanuele Cherchi. I portatori: Roberto Casu, Manuel Demurtas, Andrea Cherchi, -Francesco Desole, Simone Delizos, Piero Ansaldi, Roberto Carta, Manuel Ibba e Salvatore Cossu. La “colonna sonora” sono Cristian e Antonio Zedda che hanno raccolto l’eredità dei fratelli Russo: Angelo e Giuseppe.
Il piffero è una delle caratteristiche uniche del Gremio e del Candeliere dei Viandanti. I gremianti sono 27, il decano è Edoardo Toschi Pilo. Il presidente è Alessandro Usai, Giovanni Manca è vicepresidente e prossimo obriere maggiore. L’obriere maggiore, segretario e pifferaio dal 1999 è Cristian Zedda. Alessandro Carta è tesoriere e prossimo obriere di Candeliere, Nicola Senes, segretario generale dell’Intergremio, Francesco Digosciu e Simone Cossu alla segreteria, Giovanni Pani sacrista maggiore. Il generale Manlio Scopigno è presidente onorario.
Nel gremio, il più numeroso, Giovanni Toschi Pilo, Giuseppe Toschi Pilo e Daniele Toschi Pilo, Angelo Russo, Giuseppe Manca, Franco Casu, Sebastiano Toschi Pilo, Antonio Pisanu, Leonardo Toschi Pilo, Luigi Dedola, Gaspare Murdocco, Edoardo Toschi Pilo, Simone Pirino, Emanuele Congiu, Gabriele Satta, Riccardo Pasca e Samuel Digosciu. I soci onorari sono 27. Il più anziano di nomina è Attilio Mastino.