La scuola del Sacro Cuore resta chiusa, il Comune: «Un altro anno di cantieri»
L’assessore ai Lavori pubblici: «In questo modo interverremo concretamente sull’edificio pericolante»
Oristano Alla scuola primaria del Sacro Cuore i lavori di riqualificazione dell’edificio sono fermi da tempo. I timori legati al fatto che i piccoli alunni non sarebbero rientrati in quello stabile neanche a settembre, per l’inizio del nuovo anno scolastico, adesso sono diventati realtà: «L’edificio rimarrà chiuso per almeno un altro anno». Ad annunciarlo, è stato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Simone Prevete che, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, ha risposto così all’interrogazione a tema presentata dalle minoranze. «Insieme all’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Luigi Mureddu – ha aggiunto Prevete –, abbiamo concordato che questa fosse la soluzione più idonea. L’obbiettivo è quello di intervenire concretamente sull’edificio scolastico con tutti i lavori necessari. Per questo gli alunni saranno spostati altrove anche per il prossimo anno».
L’assessore, di fatto, ha scelto di rispondere senza fronzoli all’interrogazione presentata da Giuseppe e Maria Obinu, Umberto Marcoli, Carla Della Volpe, Maria Speranza Perra, Massimiliano Daga, Francesca Marchi e Francesco Federico. «Originariamente era previsto un finanziamento della Regione di 450mila euro, con compartecipazione del Comune – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici –, per la realizzare di lavori sui solai. Il finanziamento è stato poi inglobato dagli interventi del Pnrr, come lavori per l’adeguamento sismico. Rispetto a quanto ipotizzato dai progettisti, però, sono stati riscontrati anche dei problemi nelle fondazioni, c’erano i muri non a norma e l’impianto elettrico completamente da rifare. L’amministrazione si è mossa per tempo, anche perché adempiere a quelle lavorazioni con 450mila era utopistico. Quindi, siamo riusciti a ottenere un secondo finanziamento di 900mila euro. Finanziamento rispetto al quale è prevista ancora la nostra compartecipazione».
Secondo quanto emerso nel corso della seduta di consiglio comunale, inoltre, gli operai non hanno potuto accedere al cantiere, formalmente consegnato nel 2023, prima di giugno 2024 e inoltre le opere previste per l’adeguamento sismico devono rispettare le scadenze previste dal Pnrr, fissate per il mese di marzo 2026. «Da qui la scelta coraggiosa – ha concluso Prevete – di chiudere la scuola per almeno un altro anno, in modo da procedere in maniera incalzante con i lavori previsti».
L’opposizione, naturalmente chiede ancora delle risposte. «Apprendiamo con dolore di una scelta che appare necessaria – è stato detto dai banchi della minoranza –, ma auspichiamo che l’amministrazione comunale sappia presto dare risposte inerenti al futuro prossimo di tanti bambini e alle esigenze delle loro famiglie».