Più di 350 alunni senza un’aula e l’ex dirigente accusa l’assessore
La risposta della preside sul caso della primaria del Sacro Cuore: «I lavori dovevano finire un anno fa, il Comune non cerchi un capro espiatorio»
Oristano Sono almeno 350 e sono in cerca di un’aula. Il Comune ha diverse opzioni altrove per cui è certo che i giovanissimi alunni della scuola primaria del Sacro Cuore dovranno migrare. La loro scuola è chiusa almeno per tutto l’anno 2025-26, come annunciato dall’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete nell’ultima seduta di consiglio comunale, per cui serve una nuova destinazione. Qualche classe sarà dirottata come già l’anno passato nell’edificio degli ex Frassinetti, dove ci sono spazi sufficienti per ospitarne alcune, per quanto con sistemazioni non proprio confacenti a bambini della scuola primaria. Altri dovranno fare la spola tra il loro quartiere e altre zone della città.
È possibile, ma la soluzione deve ancora essere studiata e annunciata, che sia l’istituto di via Solferino a ospitare chi rimarrà senza la possibilità di sedere tra i banchi della sua scuola. Già in passato era capitato che questa sistemazione fosse quelle migliore perché ci sono aule in esubero da utilizzare, visto che in quell’istituto il numero di iscritti è inferiore alla capienza massima dell’edificio. Mentre si attende la decisione ultima del Comune che sta vagliando diverse ipotesi, la preoccupazione serpeggia tra le famiglie. Per molti cambiare quartiere è un problema, soprattutto dove entrambi i genitori lavorano o dove si hanno figli che rischiano di finire chi in un quartiere chi in un altro. Per questo c’è anche chi sta pensando a un cambio di classe o direttamente a un’iscrizione in un’altra scuola.
Il problema della primaria del Sacro Cuore non è però solo logistico. Tralasciando il malcontento di genitori e insegnanti, un altro insolito versante di scontro si è infatti aperto. È quello legato alle dichiarazioni fatte in consiglio comunale dall’assessore Simone Prevete che, rispondendo all’interrogazione del centro sinistra, aveva tirato in ballo l’ex dirigente scolastica Lina Saba. Nel momento in cui furono programmati e iniziarono i lavori – giugno 2024 –, guidava l’istituto comprensivo di cui fa parte la primaria del Sacro Cuore. Senza troppi giri di parole, il suo atteggiamento è stato definito «poco collaborativo» e siccome la seduta di consiglio comunale è registrata, l’ex dirigente oggi in pensione è andata ad ascoltare le frasi incriminate e non le ha certo accolte con una scrollata di spalle: «Non ci sto a passare per capro espiatorio, tanto che ne ho parlato anche col sindaco il quale mi ha assicurato che la situazione sarà chiarita. Mi chiedo quale sarebbe la mia colpa: forse perché a maggio 2024 ho chiesto che fosse rinviato l’avvio dei lavori per consentire di terminare l’anno scolastico?»
Poi è la stessa ex dirigente a fissare i momenti di una vicenda che doveva durare due mesetti e che si trascinerà almeno per due anni: «Allora ci salutammo bevendo un caffè in tutta tranquillità, quindi la ditta iniziò i lavori il 10 giugno quando a scuola non c’erano più alunni. Gli operai hanno proseguito sino a fine luglio, poi nessuno li ha più visti. Pensavamo avessero chiuso temporaneamente il cantiere per le ferie estive, invece i lavori sono fermi da allora. È passato un anno e davvero è colpa di una dirigente poco collaborativa che ha lavorato per 43 anni nel mondo della scuola? Non avevamo il minimo sentore che la vicenda si sarebbe trascinata così a lungo. A settembre 2024 ci fu qualche spostamento di classi e uffici, ma ci fu detto che i ragazzi sarebbero rientrati nelle loro classi a ottobre 2024. Come sta finendo è sotto gli occhi di tutti e quello è un quartiere che ha estremo bisogno della sua scuola.»