La Nuova Sardegna

Oristano

Emergenza sanitaria

Febbre del Nilo, cresce la paura: salgono a sei i casi nell’Oristanese

di Alessandro Mele
Febbre del Nilo, cresce la paura: salgono a sei i casi nell’Oristanese

Il virus colpisce una turista e un ultranovantenne ricoverato all’ospedale San Martino

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Oristano Sono saliti a sei i casi umani di positività alla Febbre del Nilo sul territorio e ora nell’Oristanese la paura, per una diffusione a macchia d’olio del virus, rischia di farsi sempre più concreta. Paure che crescono in maniera esponenziale per i tanti cittadini residenti in una delle province più umide d’Italia. Una terra nella quale qualsiasi strumento di prevenzione contro la proliferazione degli insetti vettori, rischia di rivelarsi quasi del tutto inefficace, vista la grande quantità di stagni e risaie. Ad annunciare la presenza dei due nuovi casi di Febbre del Nilo sono stati i vertici della Asl 5 di Oristano: «Una turista ultrasettantacinquenne originaria di un paese del Campidano Oristanese, ma residente nella penisola e un uomo ultranovanntenne residente nel Guilcer hanno contratto il virus», recita la nota diramata dall’Azienda sanitaria locale.

Secondo quanto riferito, la signora era stata ricoverata due settimane fa nel reparto di Medicina dell’ospedale San Martino di Oristano con sintomi simili a quelli di una normale influenza. Al momento delle sue dimissioni, però, l’esito degli ultimi esami ha confermato la presenza della Febbre del Nilo. L’ultrasettantacinquenne ora è rientrata a casa nel suo paese d’origine ed è in buone condizioni di salute. Dopo l’accertamento, il dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria, diretto da Maria Valentina Marras, come di consueto, ha fatto scattare immediatamente tutte le misure previste per il caso. È dunque partita l’indagine epidemiologica e la conseguente circoscrizione dell’area dell’abitazione, dove adesso si trova la donna, per consentire una disinfestazione più approfondita nel raggio dei 200 metri dalla sua stessa casa. Le stesse misure sono state applicate anche per la zona dell’abitazione dell’ultranovantenne di un paese del Guilcer, che però attualmente si trova ricoverato all’ospedale San Martino sotto un costante monitoraggio.

I due nuovi casi umani, dunque, vanno a sommarsi ai quattro sviluppatisi sul territorio già a partire dai primi mesi della stagione estiva tutt’ora in corso. Nelle scorse settimane, infatti, erano risultati positivi al virus altri tre ultrasettantenni e un ultrasessantacinquenne. Il primo di Oristano è ancora ricoverato in Terapia intensiva nel nosocomio cittadino, il secondo, originario di Santa Giusta, è ricoverato nello stesso reparto ma dell’ospedale di San Gavino, il terzo, invece, residente a Villaurbana, è ancora ricoverato presso all’ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Il quarto, originario della città capoluogo, si trova invece ricoverato nel reparto di Medicina dell’ospedale San Martino di Oristano.

Come è noto, contro la Febbre del Nilo non esiste un vaccino, né una terapia specifica. L’unico strumento attuabile, infatti, resta quello dell’osservanza delle regole di prevenzione. L’Azienda sanitaria, dal canto suo, ha comunque implementato l’informativa a disposizione dei cittadini. Una campagna avviata già nello scorso aprile, anche con i Comuni; e ora potenziata con una nuova locandina bilingue, che illustra il sistema di trasmissione della malattia e fornisce tutta una serie di consigli utili per evitare di essere contagiati dalla West Nile. La locandina è stata già distribuita nelle strutture sanitarie, ai medici di medicina generale e alle farmacie.

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