La Nuova Sardegna

Oristano

Assistenza

Tante richieste, poche risorse: il Comune non riesce a garantire i fondi alle rsa

di Caterina Cossu
Tante richieste, poche risorse: il Comune non riesce a garantire i fondi alle rsa

Cresce il numero degli anziani che chiedono l’accesso nelle strutture di accoglienza, intanto l’amministrazione finisce sotto accusa

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Oristano Cambia la demografia e il territorio si ritrova a fare i conti con una carta d’identità sempre più datata e con problemi economici e di assistenza che da essa derivano. I fondi del Comune non bastano e molti anziani restano fuori dalle residenze sanitarie assistite o dalle comunità integrate. Le domande si moltiplicano di mese in mese all’ufficio di palazzo degli Scolopi, ma ricevono un rifiuto netto: in questo momento i soldi non ci sono e il Comune non può aiutare le famiglie a sostenere le spese del ricovero. I fondi sono specifici, e diversi da quelli per il servizio di assistenza domiciliare, che invece sembrano essere sufficienti per ora a rispondere alla domanda degli oristanesi. Quel che sembra impossibile, nella città di Eleonora, è ottenere un posto letto, anche davanti a patologie molto serie. A raccogliere l’allarme in città è la minoranza: la consigliera di Alternativa Sarda Progetto Sardegna, Maria Obinu, è pronta infatti a depositare un’interrogazione che chiarisca la situazione, dove di fatto molte famiglie, ma in prima persona gli anziani che necessitano di assistenza in struttura, vedono negarsi il diritto dell’inserimento in struttura. Non si tratta ovviamente dell’unico tipo di contributo che si può chiedere in questi casi e che arriva direttamente alle strutture ospitanti o alle cooperative che gestiscono i servizi: spesso in campo per esempio subentra anche direttamente l’Asl, per esempio, ma quando la palla passa al Comune, ecco che lo sbarramento dell’insufficienza dei fondi a disposizione diventa insormontabile.

Non esiste poi un regolamento ufficiale a cui fare riferimento e che definisca l’ammontare della quota di attribuzione in maniera chiara, aspetto che rende tutto ancora più complicato. È una mancanza però che è in qualche modo sanabile: il documento, come denunciato dalla consigliera di minoranza, è già pronto ma resterebbe dentro a un cassetto, redatto addirittura grazie al supporto di una consulenza esterna pagata dall’amministrazione. La situazione è oltremodo nota all’assessorato comunale: «Sono mesi che stiamo lavorando per risolvere questa insufficienza di fondi a disposizione – spiega, dando conferma del problema, l’assessora Carmen Murru –. C’è un aumento statistico della popolazione anziana in città, dunque è fisiologico che le domande siano sempre più numerose. Quel che stiamo cercando di fare è ottenere il sostegno della Regione: il Comune non è in grado di far fronte alla situazione con le sue sole gambe ed è per questo che da tempo siamo in contatto con i consiglieri regionali di maggioranza e stiamo lavorando affinché si possa trovare una soluzione». Attualmente i criteri applicati per l’accoglimento o il rigetto della domanda sono valutati dallo staff di assistenti sociali degli uffici, che si preoccupano di incrociare i dati di reddito e di esigenze sanitarie legate alle patologie. «Il Regolamento definitivo, che ci aiuterà a lavorare sempre meglio, sarà messo al vaglio della commissione per Servizi sociali nelle prossime settimane” assicura Murru. 

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