La Nuova Sardegna

«Cuore di clown», un corto di Paolo Zucca

Paolo Zucca, a destra, sul set con l’attore Vinicio Marchioni
Paolo Zucca, a destra, sul set con l’attore Vinicio Marchioni

Domani la presentazione a Roma nell'ambito di «perFiducia»

02 febbraio 2011
2 MINUTI DI LETTURA





 ROMA. Con la presentazione domani alla Casa del Cinema, arriva al traguardo la terza fase di «perFiducia», un progetto per cortometraggi sostenuto da Intesa Sanpaolo. Le storie alla base dei corti sono state selezionate attraverso un gioco narrativo sul web e le sceneggiature sono firmate da Filippo Bologna, Pietro Albino Di Pasquale assieme ai registi Laura Bispuri, Marco Chiarini e l'oristanese Paolo Zucca, vincitore di un David di Donatello nel 2009 per il corto «L'arbitro». Qui Zucca dirige «Cuore di clown». Nel cast figurano attori come Vinicio Marchioni, Isabella Ragonese, Pippo Delbono. Le musiche, originali, sono dei Subsonica. Il clown Braciola ha una caratteristica: non fa ridere. L'unica che sembra capirlo e apprezzarlo è la sua innamorata Gioia, che però viene costretta a sposare il boss Tonino, il quale la minaccia altrimenti di sottrarre il negozio a Rosaria, sorella di Gioia. Braciola però non è tipo da rassegnarsi e piomba nella chiesa dove si sta per celebrare il matrimonio. Con l'aiuto di un complice semina il panico tra gli invitati e fugge con Gioia.  Zucca si laurea in Lettere Moderne a Firenze e viene poi selezionato tra i borsisti della Scuola Rai per Sceneggiatori Cinematografici e Televisivi. È cosceneggiatore e assistente alla regia del lungometraggio «Gli Angeli di Borsellino». Si diploma in regia presso la N.U.C.T. a Cinecittà e la sua tesi di fine corso, «Banana Rossa», partecipa come finalista al Young Director Award di Cannes e al Globo d'Oro della Stampa Estera in Italia. Ha scritto, diretto e prodotto cinque cortometraggi e una trentina di spot pubblicitari, ricevendo numerosi premi internazionali. «L'Arbitro», il suo lavoro precedente, ha vinto il David Di Donatello e il Prix Spécial du Jury a Clermont-Ferrand.  Il progetto «perFiducia» compie due anni, nei quali in fasi distinte ma strettamente collegate ha voluto mettere insieme prima tre grandi cineasti (Olmi, Salvatores e Sorrentino) per poi offrire nel secondo tempo opportunità a giovanissimi registi (Camaiti, Celli e Mezzapesa). Infine questo terzo capitolo, dedicato ai corti, chiude il ciclo del progetto.
In Primo Piano
La nota

Sanità, l’assessore richiama le Asl: «Tutte le nomine sono bloccate»

Le nostre iniziative