La Nuova Sardegna

Stop all'isola dei commissari: il Tar "boccia" Cappellacci

Filippo Peretti
Stop all'isola dei commissari: il Tar "boccia" Cappellacci

Lo stop del Tar al commissariamento dell’Asi di Sassari (c’è anche un giallo su comunicazioni mai aperte) rischia di avere effetti anche sugli altri consorzi industrali. Si va verso nuovi ricorsi e tutta la politica dei commissariamenti di Cappellacci è messa in discussione, anche nella maggioranza

06 febbraio 2011
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. La Regione dei commissariamenti (28 tra Asl, enti, agenzie e consorzi) deve iniziare la retromarcia dopo la decisione del presidente del Tar di sospendere la delibera sul Consorzio industriale di Sassari. Il giudizio di merito è stato fissato dalla stessa presidente del tribunale amministrativo, Maria Rosa Panunzio, per il 2 marzo, ma sull'operato della giunta Cappellacci è già nato un autentico giallo politico-giuridico: secondo attendibili fonti confidenziali, l'assessorato all'Industria a metà dicembre non avrebbe letto le delibere inviate dal Consorzio presieduto da Franco Borghetto, delibere che rimettevano le cose a posto rispetto a precedenti rilievi (ad esempio la nomine degli organismi e la correzione di alcuni atti) e che, se protocollate dalla Regione, avrebbero impedito alla giunta, alla fine dello stesso mese di dicembre, di esautorare Borghetto e di nominare il commissario straordinario.

La mancata lettura è stata provocata da una misteriosa direttiva politica per far fuori la gestione consortile di centrosinistra o dal fatto che l'Industria, come altri settori dell'amministrazione, è da quattro mesi priva dell'ufficio di gabinetto dell'assessore per la scelta del presidente di rinviare le nomine?

L'assessore Oscar Cherchi ieri non ha voluto rispondere alle domande del giornalista e si è limitato a dire: «La delibera sul commissariamento è una proposta degli uffici, è stata scritta dai funzionari e approvata dalla giunta su mia proposta. Io non ho ora alcun commento da fare».

Si è invece sbilanciato un tantino un altro assessore, Mario Floris (Uds), responsabile degli Affari generali: «Rispetto i pronunciamenti dei giudici e penso quindi che se la delibera è stata sospesa vuol dire che c'è qualcosa che non va e che i dubbi sollevati dall'altro consigliere del mio partito, Massimo Mulas, erano evidentemente fondati».

Durissimo l'attacco delle opposizioni, che avevano già messo sotto accusa la giunta Cappellacci in Consiglio regionale. «E' un primo segnale di stop a una giunta - ha detto il capogruppo del Pd, Mario Bruno - che commissaria la Sardegna. In aula avevamo parlato di atto arrogante e illegitimo nella forma e nei contenuti e pensiamo che il pronunciamento del Tar possa essere esteso anche agli altri commissariamenti, che riguardano non solo i Consorzi industriali di Nuoro e dell'Ogliastra, ma anche gli Enti e le Agenzie della Regione».

Secondo Bruno «la gestione del potere è l'unico collante di questa maggioranza di centrodestra, che non ha sinora manifestato altri idee e progetti, limitandosi a discutere, litigando, solo di sistemazione di pedine». Di fronte a questi atti «emergerà in tutta chiarezza la contraddizione di una giunta e una maggioranza che ornai utilizzano anche le norme a proprio uso e consumo». Il capogruppo del Pd ha inoltre affermato che se fosse vero che non siano state registrate le delibere del Consorzio industriali di Sassari, «vorrebbe dire che il governo della Sardegna è bloccato persino dall'assenza degli staff degli assessori, cioé da ragioni di pura spartizione dei posti di sottogoverno». Anche se «noi riteniamo che la vera ragione dei commissariamenti, compreso quello del Consorzio di Sassari, Alghero e Porto Torres, sia politica, cioé legata al tentativo di controllare la gestione del territorio attraverso illegittimi atti di ribaltamento del pronunciamento popolare».

Di «bocciatura» per la giunta Cappellacci parla anche l'Upc di Antonio Satta, che critica duramente la politica dei commissariamenti.

Dopo il duro scontro nato in seguito ai commissariamenti decisi dalla giunta il 30 dicembre, il caso di Sassari riaccenderà i riflettori politici su queste vicende. Ancor prima che il 2 marzo il Tar, stavolta in sede collegiale, decida se respingere o accettare i ricorsi presentati dal Comune e dalla Provincia di Sassari e dal Consorzio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative