La Nuova Sardegna

Dorgali. Manifestazione per il 150º dell’Unità d’Italia promossa dal Comune e Raichinas e chimas

Una grande folla per la «Sassari»

Una grande folla per la «Sassari»

La banda ha percorso le vie principali del paese tinte dal tricolore

09 aprile 2011
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 DORGALI. Probabilmente non passeranno altri 150 anni perché i dorgalesi possano rivivere una manifestazione di tale portata, ma è certo che «Dorgali per il 150 anniversario dell'Unità d'Italia-memoria e impegno» organizzata dal Comune e l'associazione Raichinas e Chimas è stato un gran successo. Una giornata che non è esagerato definire memorabile per la partecipazione.  I ragazzi delle scuole e centinaia di cittadini non sono voluti mancare all'appuntamento. La manifestazione è cominciata con il raduno davanti alle elementari di via Lamarmora intitolata al Capitano Giommaria Secci Gisellu. Il corteo preceduto dalla banda della Brigata Sassari ha percorso le vie principali tinte dal tricolore. Gli applausi hanno accompagnato il corte sino al palazzo comunale dove si sono uniti il picchetto d'onore della B, SS e i fanti in divisa (15-189) che hanno portato una corona d'alloro fino al monumento dei caduti in guerra. Presenti tutte le autorità civili e militari, dal Prefetto Pietro Risi, al Generale della Brigata Sassari, Luciano Portolano, al capitano della Compagnia dei carabinieri di Siniscola, Andrea Domenici ai comandanti delle stazioni dei carabinieri Roberto Olmeo e della Forestale Augusto Pala, il capo di gabinetto della Provincia di Nuoro Nanni Fancello i parroci di Dorgali e Cala Gonone, don Giuseppe Argiolas e don Salvatore Fancello, una rappresentanza, dell'Associazione Nazionale dei Combattenti Reduci, del corpo dei Paracadutisti e degli Alpini. Gran cerimoniere è stato il maresciallo Pinna della Brigata Sassari che ha coordinato la manifestazione. Momenti di commozione all'alza bandiera e sulle note del silenzio quando il Prefetto di Nuoro, il generale della Brigata Sassari, il vescovo e il sindaco di Dorgali hanno posto la corona nel monumento ai caduti. Sulla lapide in marmo bianco sono incisi i nomi dei 148 giovani di Dorgali caduti nella Prima Guerra Mondiale e i nomi dei 52 caduti nelle successive Guerre del secolo scorso tra i quali spicca la medaglia d'oro al valor militare del Capitano Mario Vincenzo Cucca. Sempre in corteo ci si è spostati fino al nuovo parco Paschedda all'interno del quale è stato inaugurato il Monumento alla Brigata Sassari e il Parco della Memoria. Subito dopo è stata inaugurata la mostra storica su «I diavolo Rossi-La brigata Sassari nella Grande Guerra. «La manifestazione - ha detto il sindaco Antonio Testone - è nata dalla volontà di ricordare i 150 caduti del nostro paese per l'Unità». Per Pina Mele di Raichinas e Chimas è stato «un contributo alla crescita dei sentimenti di unità e identità nazionali».
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