La Nuova Sardegna

Cagliari, uccise il vicino di casa: condannatoa 16 anni

Condannato a 16 anni e otto mesi. E' la sentenza del Gup del Tribunale di Cagliari nei confronti di Nicolino Arba, di 55 anni, riconosciuto colpevole dell'omicidio di Peppino Cardu, di 65

06 ottobre 2011
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CAGLIARI. Condannato a 16 anni e otto mesi di reclusione, ma col riconoscimento del parziale vizio di mente. E' la sentenza del Gup del Tribunale di Cagliari, Giorgio Altieri, nei confronti di Nicolino Arba, di 55 anni, il bidello riconosciuto colpevole dell'omicidio di un vicino di casa, l'ex calzolaio Peppino Cardu, di 65, ucciso con due fucilate la mattina dell'1 febbraio scorso a San Nicolò Gerrei. Al termine della camera di consiglio il giudice ha parzialmente accolto le richieste (18 anni) del pm, Guido Pani, ma riconoscendo il parziale vizio di mente come sollecitato anche dai difensori Rita Dedola e Francesco Marongiu.

Al termine della condanna Arba dovrà, dunque, anche trascorrere tre anni in casa di cura, mentre alle parti civili, costituite con l'avvocato Francesco Onnis, è stata riconosciuta una provvisionale di 10 mila euro ciascuna. L'omicidio era avvenuto per futili motivi, nell'ambito di tensioni familiari. Omicida e vittima, infatti, erano parenti. Arba dopo avere ucciso Cardu si preparava ad affrontare armato anche i familiari della vittima ma era stato bloccato dal maresciallo comandante della Stazione Carabinieri subito accorso al rumore dei primi spari. All'origine del delitto vi sarebbero stati i continui litigi tra la famiglia di Cardu e quella di Arba per motivi di confini tra le due proprietà.
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