La Nuova Sardegna

L'ostello della gioventù diventa un caso

Adriano Secci

È polemica sulla gestione, la precedente amministrazione l'aveva affidato a una cooperativa: «Non è un fatto isolato»

21 ottobre 2011
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 IGLESIAS. «E' inconcepibile che un'amministrazione comunale possa dare in concessione ai privati tramite bandi di concorso delle strutture fatiscenti». Parole e musica sono dell'assessore comunale ai lavori pubblici Maurizio Cerniglia, che senza troppi giri di parole lascia intendere quanto sbagliata sia stata l'affidamento dcea gestione di alcune strutture di proprietà comunale da parte della precedente amministrazione guidata da Pierluigi Carta. «In particolar modo c'è il caso dell'Ostello della Gioventù - dichiara Cerniglia - è un tipico esempio di cattiva gestione. Non si può eseguire un bando e lasciare alla società che si aggiudica la concessione, una struttura in completo stato di degrado. L'impianto in località Ceramica ha gravi problemi con l'umidità: l'impianto elettrico, il sistema fognario e quant'altro resta da fare. I danni di questa noncuranza ammontano ora a 300 mila euro, la società che ha ottenuto la concessione chiede a questo punto una serie di lavori che possano permetterle di avviare il progetto, ma i fondi non ci sono e occorre trovare un'immediata soluzione. E' nostro interesse sistemare il tutto e proveremo a trovare altre vie che possano permettere di rimettere a nuovo l'impianto e consegnarlo alla ditta privata, magari accordandoci sui quei 62 mila euro annui che la società ha il dovere di erogare al Comune per la concessione». Insomma, il caso dell'ostello della gioventù pare non essere isolato: «Un'altra struttura è stata messa a gara di bando dalla passata amministrazione - rivela Cerniglia - si tratta di uno spazio nella cinta del Castello Salvaterra, che avrebbe dovuto ospitare un locale, ma chi si è aggiudicato la gara non ha mai potuto iniziare i lavori per i medesimi problemi strutturali». È attesa la replica nei prossimi giorni.
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