La Nuova Sardegna

Golfo Aranci, cadavere impigliato nelle reti di un peschereccio

Golfo Aranci, cadavere impigliato nelle reti di un peschereccio

Un cadavere scarnificato è rimasto impigliato nelle reti di un peschereccio a Golfo Aranci. Potrebbe trattarsi di Giuseppe Nanula, il marinaio della Guardia costiera caduto in mare il 30 marzo scorso

24 ottobre 2011
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OLBIA. Un cadavere scarnificato è rimasto impigliato questa mattina nelle reti di un peschereccio della marina di Golfo Aranci. Fra le varie ipotesi è che possa trattarsi di Giuseppe Nanula, il marinaio della Guardia costiera caduto in mare il 30 marzo scorso assieme ad una collega che, invece, si era salvata. Difficile per gli inquirenti ora una identificazione che potrà avvenire con certezza nei prossimi giorni da parte dei carabinieri del Ris che dovranno confrontare anche il Dna.

Poco prima delle 9 il motopesca Patrizia ha contattato la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Olbia comunicando di aver trovato nelle reti dei resti umani. Il peschereccio, di base a Golfo Aranci, è uscito nelle prime ore del mattino per effettuare la consueta battuta di esca con reti a strascico nel tratto di mare a largo di Tavolara. Al momento del recupero della rete, avvenuto in prossimità di Punta Timone, limite estremo a Nord Est di Tavolara, il personale di bordo si è accorto dei resti umani ed ha avvisato la Guardia Costiera.

In porto una squadra dei militari dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci e dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia hanno provveduto a coordinare le operazioni di sbarco del corpo. E' stata informata anche la Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
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