La Nuova Sardegna

A novembre tre famiglie a rischio

Sfratti, pochi spiragli: il Comune punta sugli alloggi popolari

29 ottobre 2011
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 CARBONIA. Valutare le situazioni più drammatiche per cercare di ritardare l'esecuzione dello sfratto. È l'unica via d'uscita individuata dal Comune dopo i vertici con il prefetto e il responsabile di Area per venire incontro gli «indignados» di Carbonia, che ormai da un mese pe protesta hanno piazzato le tende in piazza Roma, sotto il palazzo comunale. Di fatto, gli spiragli per una soluzione positiva, nella situazione attuale, non sono molti. Le famiglie che hanno ricevuto lo sfratto hanno occupato abusivamente le abitazioni e Area non può nè chiudere gli occhi nè bloccare i provvedimenti, anche perchè ci sono 250 persone in attesa di una casa nella graduatoria comunale. Alla fine e sarebbero queste le vittime della situazione. Spiragli, se ce ne saranno, saranno limitati, e mirati a situazioni particolari e di consistente gravità. «In questo momento l'amministrazione non può non condividere il disagio di quanti hanno ricevuto l'ordinanza di sfratto e che rischiano di non avere più un tetto sulla testa - ha detto il sindaco Casti - ma non può neppure ignorare le situazioni di altri precari senza casa e in lista di attesa per una assegnazione. Di fatto, comunque, in questa fase il Comune non ha altro che un ruolo di osservatore, sia pure attivo, di atti e competenze che sono di altri. L'impegno è stato posto nella richiesta realizzazione di nuovi alloggi: in un arco di tempo relativamente breve dovremmo avere 76 case nuove di Area, tra quelle di Bacu Abis e di via Roux, e 24 alloggi comunali nell'area di via Manzoni. Non risolvono certo tutti i problemi, ma potrebbero dare qualche respiro».  I numeri del disagio, ufficializzati nel corso degli incontri, sono fortunatamente meno drammatici di quelli ipotizzati nella prima ora, anche se egualmente gravissimi. Gli sfratti previsti nel distretto sono complessivamente 85. Ventisette occupanti abusivi, infatti, anche per non incorrere in sanzioni, hanno liberato spontamenamente le case che occupavano. Gli sfratti che interessano famiglie di Carbonia sono 69, e per 17 è prevista l'esecutività entro giugno 2012. I problemi più gravi riguardano tre famiglie, per le quali lo sfratto è fissato per novembre. La loro situazione quindi assume particolare urgenza. Non manca comunque qualche speranza. Il consigliere regionale del Pd Pietro Cocco ha presentato un disegno di legge che prevede una sanatoria per le occupazioni abusive. E su quetsa linea la presidente del Consiglio Claudia Lombardo ha garantito agli sfrattati il suo appoggio e la sua solidarietà. E il problema, a questo punto, sembra essere quello di guadagnare più tempo possibile. (gfn)
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