La Nuova Sardegna

Zedda in visita agli 83 marittimi dell’Enermar cui è stata revocata la concessione per il servizio Palau-La Maddalena

Solidarietà del sindaco sulla nave degli indignados

Pierluigi Carta
Solidarietà del sindaco sulla nave degli indignados

13 novembre 2011
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 CAGLIARI. Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda è stato accolto ieri mattina con una serie di applausi a bordo della nave Pace, rinominata "nave degli indignados", ormeggiata al molo Ichnusa del porto di Cagliari. Il primo cittadino ha portato la sua solidarietà agli 83 lavoratori marittimi dell'Enermar. A bordo dei traghetti Pace e Agatha è scoccato il tredicesimo giorno di protesta contro la revoca della concessione all'Enermar delle 12 corse Palau-La Maddalena da parte della Regione Sardegna, la quale secondo loro avrebbe falsato le regole della concorrenza. Massimo Zedda, dopo essere stato accolto dal personale di bordo ha affermato: «L'unica cosa che posso fare è unirmi al coro delle richieste, perché la Sardegna non perda ulteriori posti di lavoro. La questione non rientra nella sfera delle mie competenze, ma è comunque nostro dovere non ragionare in termini egoistici». È infatti interesse delle istituzioni garantire il medesimo livello occupazionale in tutta la regione. Diventa quindi un problema più generale del diritto al lavoro. Il sindaco si dice però stupito dal fatto che non sia stata inserita la clausola all'interno della delibera per garantire lo spostamento del personale da una società all'altra. Ovvero dalla Enermar (che si è vista privata di 12 corse giornaliere nelle ore di traffico) e la Delcomar, società che le è subentrata. «Occupiamo il porto della Maddalena del 27 febbraio, però nessuno ha mai mosso un dito per risolvere la situazione, compreso il nostro sindaco, che non ci ha preso in considerazione - sentenzia Fabio Delussu, nostromo - ora che abbiamo tentato "l'assalto navale" al porto di Cagliari, le acque hanno iniziato a smuoversi».  Ugo Cappellacci, giovedì in tarda mattinata sul traghetto, ha espresso le sue promesse. «Cerchiamo di dar loro gambe» ha concluso il sindaco dopo aver garantito il suo appoggio agli indignati del mare.
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