La Nuova Sardegna

La compagnia di Onorato incassa 75 milioni per uno dei tre traghetti gemelli impiegati fra l’isola e il continente

Moby si libera della Freedom

Luca Rojch
Moby si libera della Freedom

La nave ceduta a una compagnia finlandese che la userà nel Baltico

11 febbraio 2012
3 MINUTI DI LETTURA





 OLBIA. La balena blu si mette a dieta. La Moby vende il suo gioiello, la Freedom, una delle tre navi gemelle che collegano la Sardegna con la penisola.  La compagnia ha ceduto a sorpresa la sua signora dei mari alla finlandese "Eckerö", che collega Helsinki a Tallinn. La cifra rimane top secret, fonti non confermate dalla Moby parlano di 75 milioni di euro. Ma a far paura sono le motivazioni che hanno spinto la compagnia privata a mettere all'asta la piccola città galleggiante. Nel 2012 è previsto un ulteriore calo del traffico passeggeri, per questo la Moby ha scelto di sfoltire la flotta. Ma la Freedom non è una nave qualsiasi. È un po' come se il Barcellona vendesse Leo Messi. È una delle navi più pregiate della Moby, la sua fuoriserie dei mari. In estate non si spegne mai. Parte la mattina da Olbia, arriva da Civitavecchia all'ora di pranzo. Riparte dal porto laziale di pomeriggio direzione Genova. Da Genova va a Bastia, ritorna nel capoluogo ligure e punta di nuovo a Olbia. In inverno collega l'Isola Bianca con Livorno. E ieri ha fatto il suo ultimo viaggio. Da domani sarà sostituita dalle sue sorelle, la Wonder e la Aky. Moby entro marzo darà le chiavi della Freedom alla Eckerö.  Il segnale che arriva dalla Moby getta ancora più agitazione tra le banchine dell'Isola Bianca. La compagnia di Vincenzo Onorato rinuncia a una delle ammiraglie della flotta che trasporta oltre 2mila passeggeri e 700 auto. La spiegazione è nella grande crisi dei trasporti via mare. I passeggeri sono crollati, oltre mezzo milione in meno in un anno all'Isola Bianca e la previsione per il 2012 rimane negativa, tra la crisi economica, il costo alle stelle dei carburanti e il rincaro dei biglietti. E la Sardegna è sempre più ostaggio del suo mare. La Freedom, varata nel 2001, con la Wonder e la Aky condivide anche la livrea unica. Sulle fiancate le star scanzonate dei Looney Tunes. Da Bugs Bunny a Willy Coyote. E come lo sfortunato protagonista del cartoon anche l'Isola Bianca sembra precipitare in un canyon senza fine.  Il sistema dei trasporti via mare cola a picco. Sulle banchine ci sono solo tre navi passeggeri e due rotte. L'incerta Tirrenia, l'autarchica e deserta Flotta Sarda e la Moby che comincia a tagliare le navi. Il 2012 si annuncia un altro anno di passione per l'Isola Bianca, le previsioni negative dell'autorità portuale trovano conferma anche nei piani industriali delle compagnie. Tagliato il collegamento con Genova, ridimensionate tutte le rotte. Scintu e Dimonios continuano a viaggiare mezzo vuote. La Tirrenia galleggia tra tagli delle linee e vecchie signore dei mari che dopo 30 anni di servizio ritornano in ammollo. Tirrenia e Flotta Sarda vanno avanti con sovvenzioni pubbliche, Moby deve far quadrare i bilanci.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative