di Elena Laudante
16 giugno 2012
SASSARI. Il «confronto violento» con l’assassino, armato forse di un vero e proprio cappio, è durato minuti lunghissimi. Attimi di asfissia che si alternavano a momenti in cui Orsola Serra sperava di restare in vita. È così che si muore di strangolamento: la trachea offre resistenza a chiudersi per sempre, il volto cambia colore lentamente, a tratti si riesce a respirare. Non una sofferen...