La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Alle 22 di ieri sera i partiti del centrodestra hanno siglato con Ugo Cappellacci il «patto di governo» di fine legislatura, ma la nuova giunta regionale nascerà (forse) solo oggi. E’ rimasto in piedi solo un problema politico: i neonati Fratelli d’Italia chiedono la conferma dell’assessore Antonello Liori (al Lavoro) e saranno accontentati solo se entro questa mattina riusciranno a formare un gruppo consiliare di cinque membri: grazie all’apporto tecnico di due esponenti del Pdl ora sono a quattro, ma c’è forte resistenza negli altri perché non si vorrebbe favorire una forza politica che potrebbe presentarsi alle elezioni regionali.

Al momento le uniche novità rispetto alla giunta uscente sono lo spostamento di Alessandra Zedda dall’Industria al Bilancio (al posto di Giorgio La Spisa, passato con Scelta civicsa) e gli ingressi di Mariano Conti all’Industria e di Giorgio Locci al Lavoro (al posto di Liori). Per il resto tutte conferme. In sostanza, l’operazione azzeramento della giunta che avrebbe dovuto rilanciare l’azione di governo si sta risolvendo per Cappellacci in un mini-rimpasto.

Il presidente della Regione, in vista delle elezioni del febbraio 2014, ha però centrato l’obiettivo di rafforzare la coalizione di centrodestra (con lo smacco dell’uscita del Psd’Az dall’esecutivo). Ieri alle 22 Pdl (Settimo Nizzi e Pietro Pittalis), Udc (Giorgio Oppi, Giulio Steri e Sergio Milia), Riformatori (Michele Cossa e Attilio Dedoni), Uds (Mario Floris), Mpa (Franco Cuccureddu), Fratelli d’Italia (Matteo Sanna e Teodoro Rodin) e Fli (Ignazio Artizzu) hanno firmato l’accordo di fine legislatura fondato su tre punti principali: riduzione dei costi della politica, politiche per il lavoro, sostegno alle imprese.

Per il momento il Psd’Az resta fuori dalla giunta (e potrebbe uscire anche dalla maggioranza) e Cappellacci tiene per sé l’interim dell’assessorato ai Trasporti.