La Nuova Sardegna

chimica verde

Università-Cnr-Matrìca, ricerca e più collaborazione

Università-Cnr-Matrìca, ricerca e più collaborazione

SASSARI. L’Università di Sassari per ora non “boccia” i cardi (ma casomai, «li rimanda a settembre» precisa il professor Pier Paolo Roggero) e continuerà a collaborare e a confrontarsi con Matrìca...

01 giugno 2013
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SASSARI. L’Università di Sassari per ora non “boccia” i cardi (ma casomai, «li rimanda a settembre» precisa il professor Pier Paolo Roggero) e continuerà a collaborare e a confrontarsi con Matrìca per individuare le migliori soluzioni per la chimica verde a Porto Torres. Il professor Roggero, del dipartimento di Agraria, torna appunto sui contenuti della sua audizione in commissione Agricoltura del consiglio regionale: «Dal punto di vista agronomico è opportuno distinguere la filiera agroindustriale dell'olio da quella delle biomasse. La materia prima ideale per la bioraffineria di Matrìca è rappresentata in particolare da olio ad alto contenuto di acido oleico, ottenibile da particolari varietà selezionate di colza o girasole, che sarebbe opportuno sperimentare in Sardegna per valutarne le potenzialità. Il cardo gentile, su cui sta puntando Matrìca, è noto soprattutto come coltivazione per la produzione di biomassa ligno-cellulosica, che rappresenta la materia prima per la centrale elettrica di Enipower. Il cardo produce anche seme oleaginoso, ma il contenuto di acido oleico del seme è molto più basso rispetto a quello di colza e girasole e le rese attese sono inferiori a quelle conseguibili anche in Sardegna con il colza e probabilmente anche con il girasole in semina autunnale». Continua Roggero: «Sono seguite nel mio intervento osservazioni su aspetti che meriterebbero una urgente verifica sperimentale, su cui il Dipartimento di Agraria ha dato a Matrìca sin da due anni piena disponibilità a collaborare. È previsto a breve un confronto tra i ricercatori dell'Università e quelli che collaborano con Matrìca; inoltre, la società ha annunciato la volontà di finanziare alcune borse di dottorato di ricerca con l'intento di formare le maestranze locali necessarie a gestire la complessa filiera agroindustriale. Nel quadro della convenzione con Università di Sassari e di Cagliari, Cnr e Novamont-Matrìca, la Regione sta inoltre valutando la possibilità di finanziare ricerche per affrontare molti degli interrogativi in merito alle potenzialità di sviluppo della coltivazione del cardo gentile, che comunque rappresenta una risorsa di sicuro interesse. La speranza è che queste 2 iniziative possano partire entro settembre, così da avviare la sperimentazione con la prossima annata agraria».

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