La Nuova Sardegna

Ballottaggio, gli elettori ancora in fuga

Ballottaggio, gli elettori ancora in fuga

Ad Assemini e Iglesias è un disastro anche il secondo turno delle amministrative: meno 6 per cento

10 giugno 2013
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CAGLIARI. La diaspora degli elettori continua, anche nel ballottaggio per l’elezione dei sindaci di Assemini e Iglesias. Negli unici due comuni sardi impegnati nel doppio turno elettorale: ieri il calo dell’affluenza alle urne è stato di oltre sei punti, a conferma che neanche la sfida contrapposta è riuscita a riaccendere gli animi e l’interesse per la contesa elettorale. Qualcosa, come affluenza, potrebbe essere recuperata oggi, ultima giornata di voto: i seggi riapriranno alle 7 per chiudere alle 15. Subito dopo comincerà lo spoglio delle schede.

Assemini. Qui la sfida è fra l’ex sindaco Luciano Casula del Pd, che rispetto al primo turno partiva in vantaggio sull’esordiente Mario Puddu del Movimento Cinque Stelle. Ma l’andamento delle affluenza alle urne, nei tre rilevamenti effettuati dal ministero dell’Interno, conferma la disaffezione degli elettorali: alle 12 aveva votato il 9,8 per cento (12,1 due domeniche fa), alle 19 il 21,6 (26,9) e alle 22 il 30,2 (36,4). La differenza è racchiusa in un sempre più preoccupante -6,2 per cento. Il dato conferma la diaspora e smentisce quanti avevano pronosticato che il comizio di Beppe Grillo (venerdì ad Assemini) avrebbe invece riportato gli elettori ai seggi. Non è stato così e la scarsa affluenza potrebbe favorire la vittoria del candidato del Pd, che dalla sua dovrebbe avere il voto organizzato del partito.

Iglesias. Nel capoluogo di provincia del Sulcis a sfidarsi sono Emilio Gariazzo proposto dalla coalizione del centrosinistra e Gian Marco Eltruidis sostenuto dal Pdl e dalla lista Piazza Sella, ispirata da Giorgio Oppi, storico leader dell’Udc, che però non ha presentato il simbolo. Due domeniche fa era stato Emilio Gariazzo a sfiorare l’elezione al primo turno, fermandosi al 49,5 per cento e cioè a pochissimi voti dal successo. Gian Marco Eltrudis si era fermato invece al 45,9 per cento grazie soprattutto alla vittoria degli Udc-Piazza Sella, che sono risultati il primo partito. Ma anche ieri, alla fine, a scattare è stato l’allarme assenteismo, con un calo appena superiore ai 6 punti. Se di mattina, lo scarto è stato contenuto (12,4 per cento nel primo turno, 11,2 ieri a mezzogiorno), la forbice è andata allargandosi nelle ore successive. Alle 19, secondo il ministero, lo scarto ha sfiorato i sette punti (31,5 contro il 25 per cento) per poi consolidarsi alle 22 intorno al -6,1 per cento (41,7 al primo turno contro 35,6 ieri). E il che vuole: questa volta all’appello mancheranno molti più degli ottomila elettori che quindi giorni fa avevano già disertato i seggi.

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