La Nuova Sardegna

Chiusi tre circoli culturali, erano night con lap dance

di Elia Sanna

Scoperta una maxi evasione fiscale: 25 ragazze lavoravano in nero Per vedere le “entraineuse” venute dall’Est i clienti pagavano fino a 300 euro

13 luglio 2013
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ORISTANO. Dietro il paravento del circolo privato si nascondevano veri night club nei quali si esibivano decine di ragazze dell’est sfruttate come entraineuse. Per ogni esibizione le ragazze ricevevano un compenso di alcune decine di euro a fronte di un pagamento che costava al cliente anche 300 euro quando consumava champagne.

Una delle ragazze ha avuto il coraggio di denunciare lo sfruttamento ed ha fatto scattare lo scorso anno l’indagine della guardia di finanza e della squadra mobile della questua di Oristano. Nei giorni scorsi si è conclusa così l’indagine coordinata alla procura della Repubblica di Oristano. Tre sono i locali finiti nel mirino della magistratura Il Simpson, Impero e I Caraibi.

Oltre allo sfruttamento di 25 persone che lavoravano in nero, cameriere ed entraineuse, le Fiamme gialle hanno scoperto un’ evasione complessiva di un milione e 600mila euro, violazione dell’Iva per altri 400mila euro, e sanzioni amministrative per ulteriori 41mila euro. Sono le cifre che emergono dall’indagine portata a termine nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza di Oristano. L’inchiesta denominata “Impero” ha fatto luce sull’attività dei tre locali notturni, e, come hanno accertato gli agenti del nucleo di polizia tributaria, operavano dietro il paravento di circoli culturali associati all’Aics.

«Ufficialmente si svolgevano attività sportive, ricreative e culturali – si legge in una nota del comando provinciale delle Fiamme gialle – ma in realtà i clienti, “soci”, non si recavano a giocare a mariglia a freccette, o a scambiarsi libri ed esperienze culturali, piuttosto venivano intrattenuti con spettacoli di lap-dance, pole-dance, table-dance e strip- tease offerti da avvenenti ragazze straniere che svolgevano di fatto attività di entraineuse». I tre circoli, in regola con le licenze si sono rivelati - secondo l’inchiesta - veri e propri night-disco-club e american bar, con la principale attrazione offerta dalle procaci signorine dell’est. Gli spettacoli e le prestazioni offerte dalle ragazze prevedevano tariffe ad orario che partivano da un minimo di 15 euro per 15 minuti per la consumazione al banco, sino a 100 euro per singolo spettacolo di strip-tease offerto nei privè. La consumazione con la bottiglia di spumante o champagne costava anche 300 euro. Al termine delle attività di controllo sono state accertate violazioni di carattere fiscale a partire dal 2009 sino al 2012 che si sono concretizzate in omesse e infedeli dichiarazioni ai fini dell’Ires, Irap e Iva. Nell’ambito della stessa attività sono stati individuati 25 lavoratori completamente in nero che sono costati ai gestori 41mila euro in sanzioni amministrative. Secondo la Guardia di finanza l’attività illecita scoperta è stata fondamentale nella tutela e per la concorrenza sleale nei confronti degli altri esercizi pubblici.

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