La Nuova Sardegna

Sciopero Abbanoa confermato: acqua a rischio per 24 ore

Sciopero Abbanoa confermato: acqua a rischio per 24 ore

Stipendi in ritardo, i sindacati non accettano le rassicurazioni della Regione. Il prefetto di Cagliari: garantire erogazione dei servizi e sicurezza degli impianti

2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Fallita anche la mediazione del prefetto di Cagliari, Alessio Giuffrida, i sindacati dei lavoratori di Abbanoa (circa 1500) e delle imprese d'appalto (Acciona e Idrotecnica, altri cinquecento) confermano lo sciopero di 24 ore previsto per oggi.

Nonostante la normativa preveda il mantenimento dei servizi minimi, è a rischio l'erogazione dell'acqua in tutta la Sardegna. Contestualmente allo sciopero è stata indetta una mobilitazione dei lavoratori in viale Trento a Cagliari (a partire dalle 10) e si parla di un'altra manifestazione a Sassari. A nulla sono servite le rassicurazioni della Regione, con l'assessore ai Lavori pubblici Angela Nonnis, e neppure la notizia dello sblocco di 4,4 milioni di euro da parte dell'Autorità d'ambito per le risorse idriche della Sardegna.

I rappresentanti di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil hanno ritenuto gli impegni assunti insufficienti a revocare lo sciopero.

I sindacati ricordano che l'esposizione debitoria di Abbanoa è pari a 800 milioni di euro, compresi i debiti con le banche, e che l'annunciata capitalizzazione, che potrebbe avere il via libera dall'Unione europea il 31 luglio, porterà nelle casse del gestore idrico sardo circa 230 milioni. Inoltre mentre i dipendenti di Abbanoa hanno ricevuto lo stipendio con 20 giorni di ritardo, ma non la quattordicesima mensilità, quelli delle ditte d'appalto hanno tre salari arretrati.

Al termine dell’incontro il prefetto Giuffrida ha messo in evidenza l’esigenza che durante lo sciopero vengano salvaguardati i diritti della persona costituzionalmente garantiti. Sia i rappresentanti sindacali sia le aziende interessate hanno assicurato che verranno adottate tutte le necessarie iniziative affinché l’astensione dal lavoro si svolga nel pieno rispetto delle norme contenute nell’accordo nazionale che disciplina le modalità di esercizio del diritto di sciopero nel settore acqua. L’erogazione dei servizi a rete e la sicurezza degli impianti, pertanto, dovrà essere garantita, durante l’astensione dal lavoro, attraverso il mantenimento di tutte le prestazioni lavorative assicurate nei giorni festivi, nelle stesse misure quantitative e nelle stesse tipologie professionali.

La battaglia sindacale era cominciata con un sit in dei lavoratori lo scorso 8 luglio davanti alla Regione in viale Trento. Poi erano arrivate le risposte della Regione in un vertice che aveva coinvolto anche gli assessori all'Industria, Alessandra Zedda e ai Lavori pubblici Angela Nonnis. Solo una tregua di pochi giorni. Questa mattina alle 6 il via allo sciopero. (r.a.)

Primo piano
Terremoto

Una sarda a Bangkok: «Siamo sotto choc, il grattacielo di 35 piani dove viviamo oscillava»

di Ilenia Mura
Le nostre iniziative