La Nuova Sardegna

Valledoria, danno ambientale con palette e secchiello

di Giulio Favini
Valledoria, danno ambientale con palette e secchiello

Valledoria, i giochi in spiaggia dei due figli costano la denuncia a una coppia di turisti toscani. Il sottile argine ha ceduto e le acque del fiume hanno colorato di giallo il mare

30 luglio 2013
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VALLEDORIA. È costato caro a una famiglia di turisti toscani giocare con palette e secchielli nel lembo della spiaggia di San Pietro che separa il mare dalla foce del Coghinas, un sottile sbarramento sorvegliato d’estate perché non venga aperto abusivamente.

I vigili urbani hanno denunciato alla magistratura i genitori dei due bambini (il più grande ha 7 anni) che scavando hanno aperto un varco alle acque limacciose del fiume e alla conseguente “marea gialla”.

Il sindaco di Valledoria, Tore Terzitta, aveva annunciato che chi fosse stato trovato ad aprire abusivamente con qualsiasi mezzo la foce del Coghinas sarebbe stato perseguito penalmente. E così nella rete della giustizia è caduta la famiglia toscana in villeggiatura a Valledoria.

«Sono stato contattato al cellulare da alcuni bagnanti intorno alle 14.50 – dice l’assessore al Turismo di Valledoria, Francesco Piroddi – che mi hanno informato su quanto stava accadendo». L’assessore ha chiamato il comandante della polizia locale municipale Francesco Stangoni ed è andato in spiaggia insieme ai vigili urbani che hanno contestato ai turisti toscani la piccola devastazione arrecata a un ecosistema tanto delicato.

«Non si erano resi conto – continua l’assessore Piroddi – del danno che stavano creando al litorale. Nonostante il tempestivo intervento, al nostro arrivo l'acqua del Coghinas stava già attraversando il solco creato da secchielli e palette e non è stato possibile bloccare l'apertura della foce, che a causa della pressione del fiume verso il mare in breve tempo ha allargato i suoi argini di sabbia».

Dopo circa un’ora di apertura, l’acqua cristallina del mare di San Pietro è diventata improvvisamente del colore giallo tipico del fiume, creando così scompiglio e disagio tra i bagnanti.

«Ho spiegato al signore toscano – racconta Piroddi – i disagi che si creano quando si apre la foce del fiume dopo giorni di chiusura. Ma solo dopo aver visto la colorazione del mare ha capito il disagio creato ai bagnanti e agli operatori del settore, oltre al buon nome del nostro litorale».

Il turista è stato convocato nella sede della polizia locale. L’amministrazione comunale di Valledoria invita «tutti coloro che notano casi di questo genere a segnalare tempestivamente il fatto».

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