La Nuova Sardegna

L’ultimo volo da Alghero di Saint-Exupéry

di Paolo Coretti
L’ultimo volo da Alghero di Saint-Exupéry

Il 31 luglio 1944 l’autore del “Piccolo principe” veniva abbattuto nei cieli di Marsiglia. Un libro e una mostra per ricordarlo

01 agosto 2013
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ALGHERO. Era una calda giornata il 31 luglio del 1944 quando Saint-Exupéry scomparve durante una missione aerea ricognitiva. L’aristocratico pilota e scrittore partiva da Alghero alla volta della Corsica con il suo Lockheed P-38 Lightning di produzione statunitense. Un aereo ricognitore che non portava armi ma solo macchine fotografiche. L’autore del “Piccolo principe” era di stanza ad Alghero già da due mesi e proprio nella città catalana scrisse “Lettera a un Americano” e la prima parte di “Cittadella”, ricordati oggi come due dei suoi lavori più belli. Saint-Exupéry aveva tra i suoi commilitoni il grande fotografo americano John Phillips, padre del fotogiornalismo di guerra, che fu l’autore di parecchie immagini di quei giorni, e le ultime dell’autore del libro più tradotto dopo la Bibbia (250 lingue). Sain Ex fu ritratto dal fotografo prima di librarsi verso la Corsica e poi Marsiglia, dove venne abbattuto da un pilota tedesco, che in seguito negli anni ’80, ricostruendo la vicenda, confessò la sua grande ammirazione per lo scrittore-pilota. Il militare della Luftwaffe aveva letto tutti i suoi libri sull’aviazione, ma mai il “Piccolo principe”. Il pilota tedesco si fece avanti quando il relitto del P-30 di Saint Ex fu ritrovato nelle acque al largo di Marsiglia. Fino a quel giorno la fine dello scrittore era avvolta da un alone romantico e misterioso.

Pochi sapevano finora di questa permanenza sarda del celebre scrittore-aviatore. Per rifarsi, Alghero ha celebrato l’uscita del libro “Il Piccolo Principe dall’isola alle stelle” di Luciano Deriu (Carlo Delfino editore) con un evento eccezionale: l’aeroporto militare ha messo a disposizione le sue piste per tutti i possessori di aerei da turismo e la Legambiente ha allestito una mostra con disegni di Paola Serra dedicata al profeta di una filosofia che forse contribuirà a salvare il Pianeta Terra.

L’esposizione permanente, nella sala dedicata dall’aeroporto allo scrittore, racconta per immagini e cimeli il periodo trascorso da Antoine de Saint-Exupéry nella “piccola Barcellona” e i suoi racconti sui primi aerei, tra i quali “Volo di Notte”, “Terra degli uomini” e “L’aviatore”.

La giornata iniziata alle 11 con l'inaugurazione della mostra è proseguita con la partecipazione delle autorità civili e numerosi interventi, l’editore Carlo Delfino ha ricordato la figura dell’aviatore-scrittore e illustrato l’importante opera.

Il racconto di quell’ultimo periodo della vita dello scrittore, che vinse diversi premi, è una storia di guerra e di amicizia, di sfida con se stesso e di onore. Ma è anche un cammino spirituale, iniziato qualche anno prima. Un percorso di ecologia esistenziale.

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