La Nuova Sardegna

E’ il 25 settembre del 1910 quando lo storico Ettore Pais dopo un lungo viaggio raggiunge, da Dorgali, la dolina di Tiscali, scoperta casualmente, qualche anno prima dai carbonai che disboscano la valle di Lanaittu, nel Supramonte di Oliena. L’impressione è quella di una “formidabile fortezza naturale”: si tratta infatti dei resti di un villaggio nuragico nascosto, costituito da strutture quadrangolari e circolari caratterizzate da piccole torri formate da pietre e fango. Il rinvenimento di ceramiche romane fa pensare all’abitato costruito come estremo rifugio per sfuggire ai dominatori romani. Certo è che si tratta di uno dei siti più spettacolari e selvaggi del Supramonte. Purtroppo le notevoli difficoltà di accesso hanno sempre impedito interventi di scavo e restauro. Attualmente si possono vedere le rovine di due villaggi costruiti al centro di una dolina originata da uno sprofondamento. Gli elementi ritrovati (scarse ceramiche nuragiche e romane) poco spiegano dei motivi che hanno spinto una comunità a insediarsi in un luogo così impervio e inaccessibile. Oggi si fa strada anche l’ipotesi che il sito potesse avere una funzione sacrale, fosse cioè un luogo di culto temporaneo. Tiscali si raggiunge da Nuoro prendendo la strada per Dorgali. Dopo 5,8 chilometri, una strada sulla destra porta alle fonti di Su Gologone. Prima del piazzale di sosta, si gira a destra e si arriva alla valle di Lanaittu. Dopo circa 8 chilometri in direzione Sud si raggiungono le pendici del monte Tiscali. Da qui si va a piedi per una mulattiera e poi ci si inerpica sul costone lungo un tracciato piuttosto faticoso. E’ meglio avere attrezzatura da escursione e scarpe da trekking. E’ consigliabile non avventurarsi da soli per evitare il rischio di perdere l'orientamento. Per qualsiasi informazione e per le visite guidate: Coop Ghivine del G.r.a. Ago-Sett-Ott 9-19. Telefono 338.8341618. Biglietti: intero 5, ridotto 2,50.