La Torre di San Giovanni tra La Caletta e Siniscola
Quando si arriva a La Caletta, la frazione balneare di Siniscola, e se ne percorre la strada principale, si viene verso la fine indirizzati sul lungomare. Si costeggia dapprima un tratto di spiaggia,...
Quando si arriva a La Caletta, la frazione balneare di Siniscola, e se ne percorre la strada principale, si viene verso la fine indirizzati sul lungomare. Si costeggia dapprima un tratto di spiaggia, poi l’ampio e articolato porto turistico. A questo punto, mentre si entra nel territorio di Posada, si comincia a scorgere il profilo della torre spagnola che dopo secoli continua a vegliare sul mare. Nota come torre di San Giovanni, sorge a breve distanza dall’acqua, costruita con lo stesso granito rosa con cui sono fatti sia gli scogli che la piccola isola che emerge a qualche metro di distanza. Alta (dieci metri) e slanciata, ha forma troncoconica nella parte bassa e cilindrica in quella superiore.
Il mare la raggiunge sicuramente con le onde più grandi, quando è in burrasca, ma è ancora in discrete condizioni, per quanto abbia circa quattro secoli di vita. Fu costruita infatti agli inizi del Seicento, a protezione del vicino approdo, il porticciolo detto allora di San Giovanni, importante per i vicini villaggi di Siniscola, Posada e Torpè.
Era comunque destinata prevalentemente all’avvistamento. I due, massimo tre uomini che ci facevano servizio erano muniti di un armamento leggero; il loro compito era soprattutto quello di prevenite le incursioni, tenendosi in contatto con la vicina torre di Santa Lucia: una volta avvistate le navi nemiche si affrettavano a comunicare l’allarme agli abitanti del retroterra. Non è possibile visitare l’interno perché non c’è modo di raggiungere l’ingresso della sala principale, situato a quattro metri d’altezza.
Si può comunque notare che, dettaglio piuttosto originale, l’architrave è costituito da alcuni tronchi di legno: molto probabilmente ginepro, visto che ha resistito così a lungo.