La Nuova Sardegna

Quelle storie d’amore nate tra i passeggeri «Due si sono concluse con il matrimonio»

Non solo studenti e professori. Tra i clienti della famiglia Panai, per diverso tempo, ci sono stati anche i detenuti che dovevano essere trasferiti da un aeroporto all'altro o da uno scalo marittimo...

21 ottobre 2013
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Non solo studenti e professori. Tra i clienti della famiglia Panai, per diverso tempo, ci sono stati anche i detenuti che dovevano essere trasferiti da un aeroporto all'altro o da uno scalo marittimo all'altro. E anche diversi alti magistrati. Ricorda Roberto Panai: «Ma tutto avveniva ovviamente nella massima segretezza. A mio padre, che ci è mancato alcuni mesi fa e aveva ancora una volontà impressionante, dicevano solo di farsi trovare in un certo punto, ed era un uomo della polizia o dei carabinieri a sedersi accanto a lui e a dirgli vada qui o vada lì. Non ha mai saputo chi ha trasportato né da san Sebastiano a Fertilia né da Buoncammino a Elmas. Molto spesso andava anche a Nuoro, Badu 'e carros, e anche lì massima segretezza». Ma il vero battesimo del tassista è avvenuto con gruppi di religiosi che da Cagliari si trasferivano spesso a Sassari o viceversa. «Tra i primi clienti di mio padre ci sono state le suore degli istituti di san Vincenzo, di padre Manzella e dei salesiani di don Bosco quando hanno creato un loro centro anche a Sassari dopo quelli di Lanusei e Cagliari». Incontri curiosi? «Sì, due sorelle che non si vedevano da ventun anni, si sono riabbracciate e rappacificate in pullman». E ancora? «Nel viavai tra Cagliari e Sassari sono nati anche alcuni amori. E due flirt nati tra i sedili del taxi Panai sono cresciuti bene fino allo scambio delle fedi. Ovviamente gli sposi ci hanno chiesto di fare il servizio matrimoniale. Ma senza limousine. Una normale berlina nera. Con fiocco bianco».

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