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Uras (Sel): giù le mani I Verdi: esposto all’Ue

Uras (Sel): giù le mani I Verdi: esposto all’Ue

SASSARI. L’unica voce di protesta politica dall’isola continua a essere quella di Sel. Il senatore Luciano Uras ribadisce che la tutela sulle coste sarde sarà altissima: «Non si tratta di...

11 novembre 2013
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SASSARI. L’unica voce di protesta politica dall’isola continua a essere quella di Sel. Il senatore Luciano Uras ribadisce che la tutela sulle coste sarde sarà altissima: «Non si tratta di prolungare una concessione balneare e tutelare investimenti imprenditoriali già fatti. Non si intende neppure assicurare, per la durata intera della concessione, che le strutture amovibili non siano rimosse a fine stagione, consentendo di proseguire l'attività di servizio e ristorazione per l'intero anno, evitando stress all'ambiente e alle strutture. Qui si tratta di svendere al peggior offerente il patrimonio paesaggistico, identitario-ambientale ed economico di maggior pregio. Una speculazione inaccettabile, un esproprio illegale, una rapina a danno di chi ha le coste migliori, il mezzogiorno d'Italia e la Sardegna». Uras, che ricorda la presentazione da parte di Sel in Senato dell’emendamento per consentire al Parco della Maddalena di esercitare il diritto di prelazione ed evitare la vendita ai privati dell'isola di Budelli, denuncia «il filo nero che collega Roma a Cagliari, il centrodestra romano e questa squalificata maggioranza regionale: la sistematica aggressione del territorio. Con lo smantellamento del piano paesaggistico, lo sconcio dei piani casa e ora con la proposta di vendita delle spiagge». Un’idea contro la quale i Verdi hanno annunciato di essere pronti a presentare un esposto all’Unione Europea, «perché in totale contrasto con il Codice della navigazione e con l’articolo 829 del Codice civile, sul passaggio di beni dal demanio al patrimonio». E Bonelli, il presidente nazionale dei Verdi, denuncia l’altissimo numero di concessioni (30mila per 15mila stabilimenti) e il regalo fatto dallo Stato ai concessionari: «Nel 2012 lo Stato ha incassato 102 milioni di euro, gli stabilimenti balneari hanno messo insieme un fatturato di 10 miliardi: significa che ogni concessione costa mediamente appena 3400 euro, perché?».

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